Corsa all’Europa, con più testa e meno gol

Corsa all’Europa, con più testa e meno gol

Ha cambiato faccia la Fiorentina di Italiano dopo la partenza di Vlahovic. Persa la sua punta di diamante, la squadra sembra aver capito che si possono fare punti anche segnando pochi gol ma prendendone ancor meno. Nelle ultime 3 partite la Viola ha segnato 3 gol, ne ha preso 1, quello di Milano, e ha fatto sette punti. Insomma, fatta di necessità virtù, la Fiorentina continua la sua corsa verso l’Europa in modo più riflessivo, a ritmi meno ossessivi di quelli di inizio stagione. Si cerca di controllare le partite, chiamando alla copertura centrocampisti e attaccanti. Insomma, la difesa non è più sola, come all’inizio della stagione. Anche se, va detto, la maturazione di Igor ha enormemente aiutato la fase difensiva.

Contro l’Empoli la Viola ha giocato maluccio il primo tempo, rischiando troppo, considerando la scarsa forza offensiva dell’avversario Troppi errori, soprattutto di Terracciano in fase di rilancio, troppi tiri in porta velleitari o con mira sbagliata. Praticamente solo una parata del portiere su tiro di Biraghi. Per il resto quasi nulla di veramente importante. E meno male che l’arbitro ha annullato un gol dell’Empoli per un fallo su Terracciano, dopo un pasticcio inguardabile della difesa.

Nella ripresa, le cose cambiano presto. Secondo cartellino giallo per Luperto dell’Empoli per fallo su Nico Gonzalez (secondo noi era stato eccessivo il primo giallo del primo tempo). Proprio sulla punizione di Biraghi, Gonzalez, quasi da seduto, devia il pallone con un curioso misto di testa e spalla. La palla finisce nell’angolino e la partita finisce lì. La Viola decide di non rischiare più niente. l’Empoli non ha la forza di reagire (del resto, se i ragazzi di Andreazzoli non vincevano da 14 partite una ragione c’era). La palla gira tra i piedi dei viola che però non affondano, a parte qualche cross in area abbastanza scontato. L’ordine di Italiano è, con ogni probabilità, quello di non affondare, di gestire la partita. Tre punti troppo importanti da rischiare di perderli per qualche sciocchezza (e nel primo tempo sciocchezze ne erano già state commesse).

Non è stata una partita entusiasmante. Del resto, queste sono partite decisive per la stagione. E la Fiorentina non può perdere il treno per il calcio che conta.

Le nostre persona1lissime pagelle ci dicono che Castrovilli e Duncan hanno fatto un preziosissimo lavoro, soprattutto in copertura. Torreira è stato un po’ in ombra. Italiano sta chiedendo all’uruguagio di mostrarsi anche in area di rigore e forse la fatica del doppio ruolo ogni tanto può farsi sentire. Peccato per l’ammonizione che gli farà saltare Napoli, Sarà un’assenza pesante, molto pesante. Bene Igor, come detto, e bene Nico Gonzalez, e non solo per il gol. Benino Saponara, a suo agio nei ritmi non altissimi della gara. Cabral ha giocato una partita sufficiente in fase di copertura e di suggerimenti per i compagni. Inutile dire che però a lui si chiedono i gol. Non bene Terracciano, che, come detto, ha commesso qualche errore di troppo nel rilancio dell’azione. Senza infamia e senza lode Venuti mentre Biraghi è venuto fuori soprattutto nel secondo tempo, quando l’Empoli è rimasto in dieci. Ha grande merito nella punizione del gol viola.

Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. La corsa continua. Vedremo alla fine dove ci porterà.

Duccio Magnelli

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