Paulo Sousa : ” Firenze, resterò a lungo per vincere insieme”

Paulo Sousa : ” Firenze, resterò a lungo per vincere insieme”

E’ lui il leader indiscusso di questa Fiorentina capolista. Paulo Sousa ha conquistato Firenze in un battito di ciglia. Non è solo una questione di risultati. Il tecnico portoghese ha capito al volo il respiro della città, i suoi battiti, quelle vibrazioni che fanno della tifoseria viola qualcosa di molto originale. Noi del Brivido siamo felici che Paulo Sousa abbia scelto di regalarci qualche suo pensiero, proprio perché siamo da sempre il giornale dei tifosi della Fiorentina. Sousa ha impattato con il mondo viola con la forza di uno tsunami. La sua squadra è stata protagonista, fino ad oggi – anche se siamo ancora all’inizio – di un crescendo rossiniano. Il primato è più che meritato ed è figlio di un costante approfondimento sul campo. E’ facile verificare come i giocatori della Fiorentina si muovano in partita seguendo alla lettera i dettami del loro allenatore. Ai Campini si lavora in settimana, duramente. Così come le sedute video: alcune ore del giorno sono dedicate da Sousa all’analisi delle immagini delle avversarie. I viola vanno in gara con tante cognizioni, sanno di tutto di chi dovranno affrontare. Il lusitano, però, è forte anche sul piano psicologico: vive una partita nella partita. Si agita, si sbraccia e parla tantissimo, accompagna con la mimica le azioni, riesce a tenere su la squadra nei momenti – durante la partita capitano – in cui si può materializzare un calo di tensione. E’ duro, nel senso che pretende, ma sa trovare anche il dialogo personale. Non lascia indietro nessun giocatore. Questo è un particolare decisivo perché sono pochi i tecnici che riescono a fare questa operazione. Sousa è indiscutibilmente il demiurgo del successo viola. Ma sono stati anche abili i dirigenti viola a puntare su di lui, dopo che avevano accarezzato l’idea nell’estate 2012, prima di scegliere Vincenzo Montella. E ora coraggio Paulo, perché il bello arriva adesso. Siamo curiosi di capire se questa Fiorentina, la tua Fiorentina, sia davvero in grado di battersi per il titolo.

El’uomo dei sogni del popolo viola, il tecnico che ha riportato la Fiorentina da sola in testa alla classifica della serie A dopo oltre 16 anni. Paulo Manuel Carvalho Sousa si è catapultato nel mito gigliato, dopo poco più di tre mesi dal suo approdo in riva all’Arno, con un inizio di campionato strepitoso, mai visto a Firenze in 89 anni di storia. Merito anche dei calciatori, certo, ma soprattutto merito suo perché è stato il portoghese a convincerli che tutto ciò fosse possibile.
E stato lui a trasformare i dubbi in certezze, a rilanciare elementi che sembravano irrimediabilmente perduti, facendoli tornare al centro del progetto Fiorentina. Ed è sempre grazie a lui se i tifosi viola, dopo la depressione estiva, sono tornati ad accendersi di entusiasmo. Insomma il tecnico “giramondo” pare aver finalmente trovato la casa adatta dove abitare e Firenze lo ha ormai adottato come nuovo idolo, apprezzandone l’abilità in panchina, ma anche i modi garbati, la disponibilità e la simpatia dimostrata sin dall’inizio nei confronti della tifoseria. Simpatia e disponibilità che il mister portoghese manifesta scegliendo il Brivido Sportivo, da sempre il giornale dei tifosi della Fiorentina, per lanciare il suo messaggio a Firenze, in un momento storico che lo vede al centro dei riflettori dei media nazionali, come grande protagonista del primato viola.

Firenze, presentazione del nuovo allenatore della Fiorentina Paulo Sousa alla stadio Artemio Franchi 2015-06-22 © Niccolo' Cambi/Massimo Sestini

© Niccolo’ Cambi/Massimo Sestini

Mister Sousa, qual è il segreto di questo momento straordinario viola?
“Sicuramente il lavoro. Forse a inizio stagione con allenatore nuovo e nuovi innesti, era difficile pensare di farsi subito trovare pronti ma la cultura del lavoro da parte di tutti sta pagando. Squadra e società, hanno dato il massimo in questi mesi per riuscire a fare un buon inizio di stagione come quello che stiamo vivendo, senza dimenticare che una parte importante l’hanno avuta i nostri tifosi che fin dal ritiro estivo ci hanno sempre sostenuto”.

Come è riuscito a stabilire così velocemente un bel rapporto con Firenze e i suoi tifosi?
“Conoscevo la città e la passione dei suoi tifosi. Il tifoso fiorentino è indissolubilmente legato ai suoi colori e capire a fondo questo legame è importante nella creazione del rapporto. Ho detto sin da subito che l’amore dei tifosi viola sarebbe stato fondamentale per noi, e non ho mai avuto dubbi sul fatto che questo non sarebbe mancato”.

Firenze, presentazione del nuovo allenatore della Fiorentina Paulo Sousa alla stadio Artemio Franchi 2015-06-22 © Niccolo' Cambi/Massimo Sestini

© Niccolo’ Cambi/Massimo Sestini

Firenze aspetta il terzo scudetto da troppo tempo, quest’anno potrebbe essere la volta buona?
“I tifosi devono sognare, è giusto che lo facciano. Il campionato è appena cominciato e dobbiamo essere anche realisti. Quello che ho sempre detto è che abbiamo una squadra in grado di lottare con tutte, ma dobbiamo anche essere realisti. Noi dovremo sempre scendere in campo in maniera concentrata e decisa e alla fine vedremo dove saremo arrivati”.

Lei ha girato molte città, a Firenze potrebbe restare per molti anni stabilendo un legame nel tempo?
“Io mi trovo benissimo a Firenze e, naturalmente, spero di rimanere qui lungo”.

 

Mario Tenerani

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