Viola col gioco, ma senza punti. Ko per 3-1 nel debutto di Roma
Con il gioco, ma senza i punti. La Fiorentina esce dall’Olimpico di Roma a testa alta priva però del risultato che, forse, avrebbe anche meritato se non si fosse complicata la vita già al quarto d’ora del primo tempo con l’espulsione di Dragowski, sciagurato nell’uscita fallosa su Abraham che Pairetto (come al solito poco convincente nelle decisioni importanti) giudica fallo meritevole di cartellino rosso anche se l’attaccante della Roma si era portato il pallone sull’esterno e due difensori viola stessero rimontando. In inferiorità numerica (con Terraccaino al posto di Callejon) i viola hanno incassato il gol di Mkhitaryan (inizialmente annullato per fuorigioco, poi convalidato per unaquestione di millimetri dal Var), ma non hanno mai abbassato la testa continuando a giocare e creando i presupposti per il pari con Bonaventura. Pari che arriva nella ripresa dopo che il doppio giallo a Zaniolo (questo sacrosanto) aveva riequilibrato la parità numerica. Bravo Milenkovic ad arpionare il pallone in area e a scaricarlo rabbiosamente in porta. A quel punto l’inerzia della partita era dalla parte della Fiorentina, ma la squadra di Italiano ha peccato d’ingenuità, facendosi infilare dalla Roma nel momento decisivo. Due gol dell’ex Veretout (entrambi sul filo del fuorigioco), intervallati da un paio d’occasioni viola (una di Vlahovic e una del nuovo entrato Benassi) che potevano dare un volto diverso alla gara. Così la squadra di Italiano se ne torna a Firenze con un passivo immeritatamente pesante e con la consapevolezza dei suoi pregi, ma anche dei suoi limiti, in particolare sul versante destro e in cabina di regia dove Pulgar (bravino per tre quarti di gara) è naufragato nel finale, mostrando limiti di tenuta importanti. Positiva la prova dell’argentino Gonzalez, una spanna sopra tutti per personalità e capacità tecniche, mentre da Vlahovic è lecito aspettarsi qualcosa di più, anche se, ne siamo certi, i gol del serbi non tarderanno ad arrivare. Per il resto c’è il mercato, medicina necessaria per curare i difetti di questa prima Fiorentina della stagione.
Tommaso Borghini
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