Undici gol in due partite: tra Viola e Toro è spettacolo assicurato
Undici in due partite, nelle ultime due giocate tra Fiorentina e Torino al Franchi. Lo spettacolo, perciò, anche oggi dovrebbe essere assicurato. E d’altronde i tecnici delle due squadre, Montella e Ventura, hanno sempre fatto del calcio propositivo, puntando sempre sul gioco offensivo.
L’ULTIMA SFIDA. Si gioca al Franchi il 18 maggio 2014 in notturna ed è valida per l’ultima giornata di campionato. La Fiorentina è quarta e anche con una vittoria non migliorerebbe la propria posizione in classifica. Il Toro, invece, con un successo arriverebbe sesto e agguanterebbe i preliminari di Europa League. Allo stadio ci sono oltre quarantamila spettatori. Seimila almeno sono tifosi granata. Ma in realtà sono molti di più, perché i sostenitori viola tifano anch’essi per il Torino (c’è uno storico gemellaggio) e vogliono che ritorni in Europa. Il clima, perciò, sugli spalti è surreale. Nella Fiorentina Montella schiera Borja Valero trequartista alle spalle di Pepito Rossi e Cuadrado. In campo va la seguente formazione schierata con il 4-3-1-2: Rosati; Roncaglia, Gonzalo Rodríguez, Hegazi, Pasqual (Rebic dal 76′); Aquilani, Pizarro, Vargas; Borja Valero; Rossi (Joaquin dal 62′), Cuadrado (Bakic dall’85’). Nel Toro c’è un’assenza importante all’attacco. Manca lo squalificato Immobile e al suo posto c’è Meggiorini. Al 9′ un sinistro di Rossi, leggermente deviato, costringe Padelli a salvare miracolosamente in calcio d’angolo. Il primo tempo è avaro di emozioni. Nella ripresa i granata che attaccano sotto la curva Ferrovia, quella occupata dai propri tifosi, partono più convinti ma è la Fiorentina all’11’ a passare in vantaggio grazie a un rigore trasformato da Rossi e concesso da Rizzoli per un fallo di Vives su Cuadrado. Per Pepito è il sedicesimo gol in campionato. Il Franchi non ci sta. Tutto lo stadio vuole il Toro in Europa e spinge i granata contro la Fiorentina. Cerci e Glik non sfruttano due occasioni importanti e poi Cuadrado in contropiede sfiora la rete del 2-0. Al 20′ Ventura manda in campo l’ex Larrondo e Barreto al posto rispettivamente di Meggiorini e Tachtsidis, schierando una squadra più offensiva. E due minuti dopo le scelte del tecnico granata sono ripagate. Cerci scende sulla destra e poi crossa per l’accorrente Larrondo che segna indisturbato il classico dell’ex. Al 29′ Rizzoli annulla un gol di Moretti per una spinta di Larrondo su Gonzalo Rodríguez. Tutto il pubblico protesta. Al 35′ i granata perdono palla nella metà campo viola dopo aver battuto un corner. Cuadrado parte in contropiede e confeziona un assist al bacio per Rebic, entrato in campo da quattro minuti al posto di Pasqual, che segna la rete del nuovo vantaggio gigliato. Per il croato è il primo gol in campionato. Il pubblico mugugna dispiaciuto. Diversi tifosi viola addirittura fischiano. Al 39′, però, Kurtic, attuale giocatore di Montella, pareggia su punizione, sorprendendo Rosati. Il Toro insiste in avanti trascinato da tutto lo stadio e nel recupero ottiene un giusto rigore per fallo di Roncaglia su Barreto. Dal dischetto va Cerci ma Rosati respinge tra la disperazione di tutto il Franchi. L’ex viola piange consolato da compagni ed avversari ed anche dai suoi tifosi. Il match dunque termina 2-2. Il Toro si classifica settimo ed è fuori dall’Europa. Ma poi per i problemi economici del Parma, piazzatosi sesto, saranno i granata, a scapito degli emiliani, a disputare i preliminari di Europa League.
UNO STORICO 4-3. Una gara vietata ai deboli di cuore quella giocata al Franchi il 21 aprile 2013. Montella manda in campo la seguente formazione schierata con il 4-3-3: Viviano; Tomovic, Gonzalo Rodríguez, Compper, Savic; Aquilani (Romulo dal 73′), Pizarro, Borja Valero; Cuadrado, Larrondo (El Hamdaoui dall’80’), Ljajic (Mati Fernandez dal 63′). Nel Toro di Ventura ci sono gli ex Cerci e Santana oltre a D’Ambrosio che ha militato nella Primavera viola. La Fiorentina parte bene e all’8′ passa in vantaggio con un bel pallonetto di Cuadrado che sorprende Gillet. I viola insistono e raddoppiano al 16′ con un colpo di testa di Aquilani. Al 33′ la squadra di Montella cala il tris grazie a una splendida punizione di Ljajic. Partita finita? Manco per sogno, perché il Toro accorcia le distanze al 45′ con Barreto e poi entra in campo nella ripresa con ben altro piglio. All’11’ Santana, dopo un’azione personale, batte Viviano. I granata insistono e al 32′ agguantano il pareggio grazie a un gran gol di sinistro di Cerci. Incredibile. La Fiorentina è stordita ma ha il grande merito di non mollare. Cuadrado sbaglia una rete facile. Poi, però, è bravo Viviano a salvare il 3-3 con un paio di interventi notevoli. Al 41′ Romulo, subentrato al 28′ ad Aquilani, avanza e serve in verticale El Hamdaoui che poi gli restituisce il pallone. Il brasiliano con un bel tiro batte Gillet e regala un successo per 4-3 dopo tante e tante emozioni. Al 46′ c’è anche l’espulsione di Darmian per doppia ammonizione.
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