Una notte magica, raccontando la storia della Fiorentina… la nostra storia
“Sì… la Fiorentina, Firenze, il Marchese Ridolfi, Pedro Petrone, l’agosto del ’26, la brillantina, un candeggio sbagliato Bruno Neri, Meo Menti, Miguel Montuori, Julinho e lo scudetto cucito sul petto, capitano Rosetta, il dottor Bernardini, Kurt Hamrin, De Sisti, il Petisso, Il ragazzo che giocava guardando le stelle, mio padre, Roberto e quella sciarpa raccolta, Vittorione, il Re Leone, Pepito, Rocco Commisso e Ribery”.
La penna di Massimo Mattei, la voce di Andrea Bruno Savelli, le mani di Fatmir Mura… un mix perfetto per raccontare l’emozionate storia della nostra Fiorentina. Una notte magica che ha colorato di viola ancora più intenso la Fiera di Scandicci. Tre “fuoriclasse” per un romanzo, quello gigliato, che ha toccato le corde del cuore dei tantissimi tifosi presenti in piazza della Resistenza. Insieme a loro, visto che si parlava di storia della Fiorentina, tre colonne dell’epopea viola: Giancarlo Antognoni, Luciano Chiarugi e Claudio Merlo. La Bandiera e due dei protagonisti del mitico Scudetto del 1969. Tutti premiati dal Brivido Sportivo e da Sportmedia Group come simboli che hanno amato profondamente quella maglia di cui, proprio in questi giorni, il Museo Fiorentina, presente con Raffaele Righetti e con una nutrita delegazione, sta celebrando il novantesimo compleanno.
E mentre scorrevano le parole di Massimo Mattei, i bellissimi disegni sulla sabbia del sand artist Fatmir Mura, proiettati sul maxi schermo, regalavano immagini indelebili sul passato di una società che fa parte della vita di ognuno di noi. Che siamo e saremo per sempre orgogliosi di esserne parte perché “Noi siamo questi da più di novant’anni. Da più di cinquecento anni. Da quando “Stiamo attenti al comando” e gridiamo nelle nostre piazze “Viva Fiorenza”. Perché di Firenze siamo vanto e gloria. Siamo Firenze. E non smetteremo mai”.
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