Un lunedì da leoni (non da diavoli)
La settimana scorsa un giornale sportivo titolava “Berlusconi incontra Mr. Bee”. Confessiamo per un attimo di aver letto Bean, il protagonista un po’ svitato dell’omonima serie televisiva inglese. Ma no: Mr. Bee è un magnate thailandese che dovrebbe prendersi un pezzetto di Milan. Non si sa ancora quale, se quello appartenente a BB oppure quello di Galliani. Sicuramente non la parte di Inzaghi, che a fine stagione tornerà a fare l’ex giocatore (per fare l’allenatore deve studiare ancora molto…). Comunque aver scambiato, anche se solo per un attimo, Bee con Bean è sintomatico della situazione grottesca in cui oggi versa la società rossonera. Che, a ben vedere, non avrebbe una rosa di giocatori così malvagia. E non sarebbe poi così lontana in classifica dai posti Europa League. Il problema del Milan, forse va cercato più in alto del campo. Qualche anno fa l’allenatore che avesse sostituito Pazzini con Bocchetti sarebbe stato probabilmente cacciato. Il fatto che Inzaghi sia ancora lì fa pensare che SB ha perso molto entusiasmo e che l’autorità di Galliani è in calo vertiginoso. E la gioventù che avanza non sembra ancora in grado di prendere le redini del comando e di tenerle con la dovuta abilità. Allora, in attesa di Mr. Bee e dei suoi progetti futuri (di cui peraltro ai fiorentini importa ben poco), godiamoci la partita di stasera al Franchi. Un altro lunedì che nel calendario schizofrenico di questo campionato fa seguito a quello nerissimo dell’Olimpico, in cui sembrava di essere tornati ai tempi di Zeman. Quando la Viola prendeva bastonate solenni dalle romane.
La partita di stasera è di difficile interpretazione, soprattutto perché quest’anno il rendimento casalingo della Fiorentina sembra un elettrocardiogramma impazzito. Su e giù. Ci sono poi le fatiche sostenute nelle ultime settimane e il fatto che dal diavolo rossonero − che più che di luciferino zolfo sembra profumare di impalpabile borotalco − ci si dovrà aspettare una reazione (prima o poi). Un aiuto alla Viola potrebbe arrivare dal comportamento di Inzaghi, che ultimamente ha cambiato molte formazioni e parecchi schemi, dimostrando di non avere le idee molto chiare su quasi nulla. Non per niente si rincorrono le voci di un tentativo di portare Montella a Milano. Dove il tecnico si troverebbe un ambiente da ricostruire. Una sfida che tutti a Firenze si augurano non voglia raccogliere.
E allora, nell’attesa di un lunedì da leoni (e non da diavoli), buona partita a tutti!
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