Ugo Ferrante, la roccia del secondo scudetto che si tagliò i capelli alla Ds
E’ scomparso troppo presto (nel 2004), ma il ricordo di Ugo Ferrante è ancora vivo nella mente di coloro che hanno avuto la fortuna di assistere alle gesta della Fiorentina del secondo Scudetto. Difensore fisicamente molto prestante e quasi insuperabile nei duelli aerei, Ugo è cresciuto calcisticamente nella squadra di casa sua, la Pro Vercelli, prima di approdare in riva all’Arno nel 1963. Da allora, fino al 1972, è stato un punto fermo della retroguardia viola. Prima nella Primavera, con cui ha vinto un Torneo di Viareggio, poi nella prima squadra con la quale ha alzato al cielo una Coppa Italia e una Mitropa Cup nel 1966 e, soprattutto, ha partecipato al trionfo del secondo (e purtroppo ultimo) storico tricolore gigliato. In quella stagione aveva fatto una promessa: “Se vinciamo mi taglierò i capelli”. E la sua folta chioma fu spuntata in diretta tv durante la Domenica Sportiva che celebrava il successo viola. Nel 1970 partecipò, senza mai scendere in campo, al Mondiale di Messico 1970 nel quale l’Italia giunse seconda, sconfitta soltanto in finale dal grande Brasile di Pelè. In Nazionale disputò comunque 3 partite amichevoli, tra il 1970 e il 1971. Dopo 179 gare in serie e A e 6 reti segnate, lasciò la Fiorentina nel 1972 per trasferirsi al Vicenza. Oggi, 18 luglio, avrebbe compiuto 72 anni e noi del Brivido non potevamo dimenticarcelo.
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