Tocca solo a Sousa dare la scossa
Pure Paulo Sousa e Davide Astori hanno dovuto ammetterlo: la Fiorentina di domenica, contro l’Atalanta, meritava di essere fischiata. Brutta, sconclusionata, perennemente proiettata a un gioco senza sbocchi. Palla indietro e poi lancioni senza logica. Non è calcio, Sousa lo capisce benissimo che tocca a lui trovare una soluzione. La prima risposta che deve darsi è se la squadra lo sta seguendo o se invece non è capace di capire quali sono le sue scelte. Non è domanda da poco, anzi è decisiva. Francamente il tecnico portoghese ci appare in difficoltà evidente. Se solo un anno fa pareva essere il mago che trasmetteva ai propri giocatori forza e convinzione, ora appare come arreso, incapace di capire quello che non funziona più. Dunque è lui e solo lui che ha l’obbligo di ottenere una reazione da questo gruppo. Per fortuna c’è poco tempo per pensare: prima l’Europa League (importantissima) poi la trasferta a Cagliari, capace di battere l’Inter a San Siro. La reazione deve essere immediata, forte, convincente. E lui, Sousa, deve esserne a capo. E’ lui il leader, nella buona e nella cattiva sorte. Dunque si comporti da leader e si prenda tutte le responsabilità.
I commenti sono chiusi.