Stregati da Darmian
La Fiorentina lo ha cercato fino all’ultimo secondo del mercato. Matteo Damian, classe 1989, terzino destro di proprietà del Torino è stato corteggiato in ogni modo. A frenare i sogni della società viola è stata la ferrea presa di posizione del presidente del Torino Urbano Cairo. Non ha voluto privarsene in alcun modo. Ogni trattativa è stata rinviata all’estate. E allora sarà un braccio di ferro tra Italia e Spagna. Sì, perché la Fiorentina dovrà decidere su chi puntare tra Martin Montoya del Barcellona e, appunto, l’italiano che stasera si presenterà al Franchi da avversario. Sempre che venga riscattato Richards. Altrimenti potrebbero arrivare entrambi, anche alla luce del tesoretto figlio della cessione di Cuadrado.
Ma chi è Darmian? E’ un dinamico terzino che può giocare su entrambe le fasce del campo, nonostante prediliga la corsa destra. La sua duttilità gli permette di giocare anche difensore centrale, ruolo nel quale è cresciuto, ma a fargli fare la differenza è soprattutto il senso tattico unito alla discreta qualità di gioco.
E’ giovane ma ha già la giusta esperienza sulle spalle, incluso l’ultimo Mondiale giocato in Brasile. E’ stata la sorpresa più positiva della gara dell’Italia contro l’Inghilterra giocata – e vinta – a Manaus. E nonostante gli inglesi siano stati tutto il tempo a domandarsi chi fosse quel giocatore – “Who is Darmian? era la domanda più ricorrente in tribuna stampa – lui ha messo tutti d’accordo parlando il linguaggio del pallone.
Qualcuno dice pure che ricordi molto Maldini – «Mi sono allenato con lui da ragazzo, ma è un confronto troppo grande questo per me» – tanto che un po’ tutti i top club italiani si sono mossi sulle sue tracce. Ci ha pensato la Roma di Sabatini, il Milan di Inzaghi e, pare, anche il Napoli. Non sarà facile a giugno spuntarla, ma nell’operazione potrebbe essere inserito anche Josip Ilicic, che proprio Ventura aveva messo nella lista dei giocatori da provare a convincere. Intanto, continua a seguirlo da vicino pure il nuovo Ct Antonio Conte, che in passato lo avrebbe voluto con la maglia bianconera addosso.
E il giocatore? Non ha mai fatto pressioni alcune per essere ceduto, ma se dovessero arrivagli offerte irrinunciabili potrebbe essere lui stesso a chiedere l’aiuto della società con cui si è imposto sul palcoscenico del calcio che conta fino ad arrivare alla maglia azzurra. Toccherà a Pradè e Macia trovare la chiave giusta per aprire lo scrigno che porterà al terzino azzurro.
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