Sportiello-Perin, destini incrociati
Entrambi i portieri, classe 1992, hanno superato un periodo nero. Oggi vogliono dimostrare chi è il più forte.
Appartengono entrambi alla nuova generazione dei portieri italiani. Entrambi hanno avuto un inizio di carriera sfolgorante e per entrambi era stato predetto un grande futuro, anche in azzurro. Poi la loro crescita, per ragioni diverse, ha subito una brusca frenata e oggi entrambi stanno gradualmente riemergendo da un momento difficile. Sono tante le analogie nelle parabole calcistiche di Marco Sportiello e Mattia Perin, che si sfideranno a distanza al Franchi a difesa dei pali di Fiorentina e Genoa. L’anno di nascita è lo stesso: il 1992. E pure il giorno: il 10. Sportiello è più “anziano” di qualche mese, essendo nato a maggio mentre Perin festeggia il compleanno a novembre. Marco è cresciuto nel settore giovanile dell’Atalanta, Mattia è stato prelevato dal Genoa nel 2008, quando era nel vivaio della Pistoiese. Dopo qualche anno trascorso a farsi le ossa in prestito, Sportiello e Perin si sono conquistati, dal 2013, ancora giovanissimi una maglia da titolare in serie A, consacrandosi tra i talenti più brillanti del calcio italiano ed entrando nel giro delle nazionali. Perin, in azzurro, ha avuto più fortuna: ha giocato 3 gare nell’Under 21. Cesare Prandelli lo ha poi inserito nella lista dei convocati del Mondiale di Brasile 2014, ma a farlo debuttare in Nazionale è stato Antonio Conte, nello stesso anno, nel corso dell’amichevole con l’Albania in quella che resta, fino a oggi, la sua unica presenza tra i big. Sportiello, invece, ha esordito nell’Under 21, sempre nel 2014, nel secondo tempo dell’amichevole non ufficiale contro l’Italia B ed è stato convocato per l’Europeo Under 21 di Repubblica Ceca 2015. Anche per lui la convocazione nella Nazionale maggiore, per uno stage a Coverciano, è arrivata per mano di Antonio Conte che, però, non lo ha inserito nella lista dei partenti per Euro 2016.
Ma nel destino di Perin e Sportiello, dicevamo, non ci sono state solo rose e fiori. Il portiere del Genoa è stato vittima di gravissimi infortuni alle ginocchia. Prima la rottura del legamento crociato del ginocchio destro, riportata nell’aprile del 2016, poi lo stesso infortunio al crociato sinistro nel gennaio 2017. Due bordate terribili dalle quali è sempre riuscito a risollevarsi, riconfermandosi tra i portieri più forti del campionato italiano in un Genoa, in difficoltà tecnica, sempre più aggrappato alle parate del suo capitano.
Sportiello, fortunatamente, non è stato vittima di gravi guai fisici, ma è entrato in contrasto con la società bergamasca per questioni contrattuali e con l’allenatore Gasperini che lo ha relegato in panchina a partire dalla stagione 2016-2017, preferendogli l’albanese Berisha. Così Marco è rimasto a guardare, masticando amaro, fino al gennaio scorso quando Pantaleo Corvino ha deciso di portarlo alla Fiorentina in prestito per 18 mesi con diritto di riscatto che andrà esercitato entro il giugno 2018. Sei milioni di euro, questa la cifra che la Fiorentina dovrà versare all’Atalanta per acquistarlo a titolo definitivo. Una cifra che Sportiello vuole dimostrare di valere suon di parate per conquistarsi anche il futuro viola. Ma intanto c’è da vincere la sfida con Perin per dimostrare, una volta per tutte, chi è il più forte.
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