Speriamo nell’acido lattico
La Roma sembra una montagna troppo dura da scalare, ma l’impegno Champions potrebbe averla sfiancata
Materia difficile, il calcio. Spesso da psicologi. Sì perché ci vorrebbe un professionista dei contorcimenti della mente per capire perché la Fiorentina ha perso a Crotone, giocando tra l’altro una partita di bassissima intensità, con errori incredibili. Vero che la squadra è giovane e quindi sottoposta a cali improvvisi di tensione. Ma è vero anche che l’errore più clamoroso e imperdonabile è stato commesso da Astori, uno che tanto giovane non è più e che ha esperienza da vendere. La situazione quindi appare piuttosto confusa. Lo stesso Pioli, nel caos generale, non è sembrato brillantissimo nelle sostituzioni. E allora l’unica cosa saggia da fare è dimenticare Crotone, o meglio resettare come piace dire, e ripartire da oggi. Anche se non è proprio una ripartenza semplicissima perché il calendario − dopo essere stato piuttosto benevolo nelle ultime partite − questo pomeriggio al Franchi presenta il conto. Arriva la Roma, squadra complicata da affrontare, soprattutto perché ha una difesa quasi imperforabile. Cinque gol subiti in undici partite, una media da difensivisti convinti. Di Francesco è considerato un seguace di Zeman (gioca il 4-3-3), ma evidentemente ha imparato a coprirsi molto più del tecnico boemo (del resto anche lui più saggio rispetto a qualche anno fa…). E dire che quando l’ex allenatore del Sassuolo sembrava poter venire a Firenze qualcuno storceva la bocca. Forse, vista l’odierna posizione in classifica degli emiliani, i passati successi erano anche merito suo.
I giallorossi sono squadra solida, con poche debolezze in tutti i reparti. Certamente la Fiorentina vaga e stranita di Crotone, ma anche quella di Chievo, potrebbe naufragare miseramente. Quello poi che non depone a favore della Viola è che ha perso tutte le partite con le squadre che ora la sopravanzano in classifica, Sampdoria, Juventus e Inter. Il livello della Roma è forse inferiore a quello di Juventus e Inter ma, ahinoi, è probabilmente superiore a quello della Fiorentina attuale. La speranza è che oggi, nel suo andamento un po’ schizofrenico, la squadra di Pioli possa trovare il picco alto e non quello basso. Sarà comunque difficile, e ci vorranno tanta forza e tanto coraggio.
Con il segreto e inconfessabile desiderio che la partita di martedì con il Chelsea abbia lasciato qualche strascico e molto acido lattico nei muscoli dei giallorossi.
Buona partita a tutti.
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