Serve il quinto posto, basta scherzi
Prima della partita col Verona avremmo considerato la gara col Cagliari una formalità per la Fiorentina. Perché sostenevamo che da adesso alla fine l’unico scoglio vero in calendario sarebbe stato mercoledì a Torino con la Juve. Poi tutta discesa. Purtroppo, però, chi fa i conti solo col calendario rischia di svegliarsi male al mattino dal sogno. Perché non conta la difficoltà dell’impegno ma l’impegno che profondi nelle difficoltà…
E così è stato col Verona: tre punti regalati alla salvezza dei veneti – meno male che sono amici veri dei viola da 40 anni quindi tutto sommato è stata un’opera buona… -, con la superficialità di chi non ha ancora ben chiaro quale sia la posta in palio. Per carità, la Fiorentina ci ha provato: ha creato qualche occasione, fallito il quarto rigore in campionato però i viola non potevano permettersi il lusso di perdere quella gara e invece hanno preso altri schiaffi. Questo è il punto; non approfittare mai delle occasioni che il campionato presenta. Ecco perché oggi non possiamo derubricare a formalità la gara con un Cagliari, francamente allo sbando, ad un passo dalla proclamazione ufficiale delle retrocessione. Cagliari che al Franchi si presenterà con il quarto cambio in panchina dopo la fine anche dello Zeman-bis. Sulla carta, diciamolo, oggi non ci dovrebbe essere partita tra viola e sardi. Ma la carta non fa gol e con la Fiorentina degli ultimi tempi le previsioni sono rischiosissime.
Quindi non scherziamo, i tifosi non sopporterebbero più passi falsi, nonostante che fino ad aggi comunque Montella e giocatori abbiamo realizzato imprese importanti. Ma d’ora in poi casi-Verona non potranno essere riprodotti. La Fiorentina ha il dovere di non sbagliare più un colpo da qui alla fine, entrando dal campionato in Europa League. Non va bene nemmeno il sesto posto perché guasterebbe tutti i programmi estivi della Fiorentina: la tournée americana, ricca ancorché prestigiosa, salterebbe perché alla fine di luglio i viola sarebbero già in campo per il preliminare europeo. Quindi, minimo quinto posto. Non è difficile da raggiungere, ma diventa impossibile se si giocano partite come col Verona.
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