Sergio Cervato, lo specialista dei calci da fermo
Ha vinto uno scudetto con la Fiorentina. Ed è stato anche il capitano dei viola a Madrid nella finale di Coppa dei Campioni. Sergio Cervato è stato uno degli eroi della squadra che ha fatto sognare Firenze. Poi a trent’anni è passato alla Juventus con la quale si è tolto altre soddisfazioni. In maglia viola ha giocato per undici stagioni, dal 1948/49 al 1958/59. Al suo attivo 315 presenze in campionato con 31 reti, molte delle quali realizzate su rigore o punizione. Era uno specialista nei calci da fermo il difensore di Carmignano di Brenta che ha cominciato la carriera da terzino sinistro (con la maglia numero tre si è laureato campione d’Italia con la Fiorentina) e l’ha conclusa da libero (uno dei due difensori centrali di ora). Dal dischetto tra l’altro segnò un gol nella sua ultima sfida tra Fiorentina e Juventus giocata a Firenze in maglia viola il 2 novembre 1958. La partita fu spettacolare con i bianconeri in vantaggio per 2-0 dopo 13 minuti (Ferrario e Nicolè). La rete di Cervato alla mezzora riaprì il match. Ma 120 secondi più tardi la Juve si portò sul 3-1 con un gol di Charles. Poi Montuori accorciò le distanze allo scadere del primo tempo prima del gol definitivo 3-3 di Lojacono al quarto d’ora della ripresa. Cervato che purtroppo è morto a Firenze, città nella quale si era stabilito a fine carriera, il 9 ottobre 2005 a 76 anni, ha disputato anche 28 partite in Nazionale (25 da giocatore viola), segnando 3 reti. Nella stagione del primo scudetto gigliato (1955/56) giocò 33 incontri (ne saltò solo uno), realizzando 5 gol. C’era lui in campo con la fascia da capitano, per l’assenza dell’infortunato Rosetta, il 6 maggio 1956 a Trieste, quando pareggiando 1-1 a Trieste con la Triestina la Fiorentina si laureò matematicamente campione d’Italia a 6 giornate dalla fine. Ed era sempre Cervato il capitano viola a Madrid, il 30 maggio 1957, quando lo squadrone di Bernardini fu sconfitto per 2-0 dal Real nella finale di Coppa dei Campioni, subendo le due reti (una su un rigore inesistente per un fallo di Magnini fuori area) negli ultimi venti minuti. Dopo lo scudetto, a Firenze arrivarono tre secondi posti consecutivi. Ma in riva all’Arno conquistò anche la Coppa Grasshoppers disputatasi tra il 1952 e il 1957. Poi nell’estate del 1959 Cervato fu ceduto alla Juventus per cento milioni di lire, una cifra considerevole per l’epoca, anche se lui avrebbe preferito rimanere a Firenze (i giocatori all’epoca non potevano rifiutare i trasferimenti). E con la maglia bianconera con la quale giocò 2 stagioni (1959/60 e 1960/61) vinse due scudetti e due coppe Italia, una delle quali battendo in finale la Fiorentina. Dopo altri quattro campionati con la Spal in serie A a 36 anni si ritirò. Un altro scudetto comunque Cervato se lo aggiudicò da allenatore della Primavera viola nella stagione 1970/71 nella doppia finale con il Milan.
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