Sella: “La squadra aiuti Simeone”
L’ex attaccante: “L’argentino isolato? Tocca a centrocampisti ed esterni accompagnarlo”
“La Roma è una squadra che sta ritrovando la propria identità, sta giocando un buon calcio. Ha grandi qualità e solidità. Deve avere più autostima, può competere per le prime posizioni”, ci spiega Ezio Sella, ex calciatore della Fiorentina ma anche dei giallorossi, per i quali ha vestito anche il ruolo di tecnico. Cresciuto nelle giovanili della Roma, ha giocato a Firenze per due stagioni – dal 1977 al 1979 – firmando un gol importantissimo a Pescara, nel 1978, che valse la salvezza dei viola. E la sfida tra le sue due ex società è arrivata…
Ezio Sella, che idea si è fatto dei viola?
“Vedo una Fiorentina altalenante. I suoi giovani stanno crescendo, la mano di Stefano Pioli inizia a vedersi sempre di più: la classifica era ottima prima di Crotone. Si era sbloccato anche Giovanni Simeone, che ha grandi potenzialità. Peccato per l’ultimo brutto scivolone. Ma una squadra che può far bene, considerando che ha cambiato molto, è giovane e questo porta la necessità di avere pazienza”.
Parlare di Europa è un azzardo?
“Non credo lo sia. Tolte la Juventus, la Roma, il Napoli, quelle quattro o cinque squadre, la Fiorentina può giocarsela con tutte, è competitiva sotto questo aspetto. A patto che non sbagli l’approccio alle gare come avvenuto a Crotone”.
Da allenatore, cosa pensa di Stefano Pioli?
“Un allenatore giusto per portare avanti questo progetto. Un tecnico deve avere le opportunità per capire quale sia il modulo giusto: è equilibrato, elastico e intelligente, ha capito che con il 4-3-3 alcuni giocatori si esprimono meglio. Sono cose che si comprendono con le partite e gli allenamenti. Non è detto che, anche nel corso della gara, non possa cambiarlo”.
A volte Giovanni Simeone è rimasto troppo isolato…
“Il discorso riguarda tutta la squadra, se hai le punte esterne che stringono in fase di possesso di palla e i centrocampisti accompagnano l’azione, non sei più solo. Con la squadra corta puoi avere più giocatori vicini, pronti allo scarico o all’inserimento. I giocatori rapidi che amano andare negli spazi devono poter dialogare con i compagni e farsi trovare negli ultimi venti metri”.
Che impegno attende i toscani contro la Roma?
“La Roma è una squadra che sta ritrovando la propria identità, sta giocando un buon calcio. Ha grandi qualità e solidità. Deve avere più autostima, può competere per le prime posizioni”.
Non vogliamo sapere chi sono i giocatori più forti: bensì chi, secondo lei, può cambiare la partita?
“Federico Chiesa, con me caratteristiche che ha, può mettere in difficoltà la Roma. Lui, come Simeone, sono giocatori che hanno le capacità per poter farlo con qualsiasi squadra. Nei giallorossi stanno giocando bene Radja Nainggolan, Eden Dzeko, Diego Perotti: ha quattro o cinque uomini veramente di qualità importante che possono fare la differenza in qualsiasi momento della gara”.
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