Rossitto: “Viola, il tridente Chiesa-Simeone-Pjaca è da paura”
L’ultima avventura su una panchina a Pordenone, ma la sua carriera è stata scandita da Udinese e Fiorentina, da calciatore. Fabio Rossitto ha totalizzato complessivamente dieci stagioni con la maglia friulana e tre annate con quella viola, con la quale ha vinto una Coppa Italia nel 2001, partecipando alla storica vittoria di Wembley in Champions League. E adesso, da doppio ex e da tecnico, analizza con noi la partita tra le due compagini.
Fabio Rossitto come giudica il mercato delle due squadre?
“Sono entrambe società che si basano sulla stessa filosofia, chiaramente con parametri economici diversi. Investono sui giovani, da far crescere e maturare. In queste piazze, i calciatori sono più liberi mentalmente per esprimersi nel miglior modo possibile. A Firenze e Udine possono progredire bene”.
Quali sono gli obiettivi stagionali alla luce di questo ragionamento?
“L’Udinese deve pensare prima di tutto alla salvezza, a raggiungerla il prima possibile: questa deve essere la meta primaria. Solitamente ha sofferto quando il gioco si faceva duro, ma una volta fuori dalla zona calda può lanciare ancor meglio i propri giovani, senza pressioni. La Fiorentina è uno scalino sopra, sicuramente può puntare all’Europa League”.
L’Udinese ha l’unico allenatore straniero della Serie A: cosa significa?
“È un aspetto positivo, ho visto come lavora da vicino e porta innovazioni, specialmente negli allenamenti. Spero abbia coraggio, il suo calcio sarà giocato con fraseggi e squadra alta. Ho osservato la partita contro il Benevento in Coppa Italia e l’esordio a Parma: ci sono buone basi, nonostante l’eliminazione con i campani”.
E Pioli, invece?
“Un maestro. Sottovalutato. All’Inter ha fatto bene, non era facile con quella squadra. È molto preparato e fa crescere i giocatori che allena”.
Che partita sarà?
“Sulla carta, la Fiorentina è favorita. Sarà una gara strana, vedo più avanti i viola ma sarà solamente il campo a decretarne l’esito. Ci sono ancora dei lavori in corso, sarà equilibrata, pendendo però dalla parte dei padroni di casa”.
Se dovesse scommettere, su chi punterebbe tra i singoli?
“Senza dubbio, nella Fiorentina sceglierei Chiesa: non solo perché sono affezionato al padre, ha qualità clamorose. In linea generale, però, scelgo tutto il tridente con Pjaca e Simeone. Un gran bel tridente, in grado di fare la differenza, che può diventare devastante con il croato in forma. Nell’Udinese, invece, dopo un’annata al di sotto delle aspettative scelgo Fofana: potenza fisica, ha già segnato, sarà il suo campionato”.
I commenti sono chiusi.