Roggi: «Fiorentina lassù fino alla fine»

Roggi: «Fiorentina lassù fino alla fine»

L’ex difensore in esclusiva al Brivido Sportivo: “I viola andranno lontano perché sono una squadra vera.
Mercato di gennaio? Un difensore in più può fare la differenza nel momento decisivo della stagione”.

Una sosta del campionato che serviva come il pane alla Fiorentina. I viola, o almeno quelli che sono rimasti a Firenze, possono staccare la spina, sia a livello fisico che psicologico. I nazionali lo faranno solo a livello mentale, ma probabilmente è l’aspetto più importante, almeno stando a sentire quando dice Paulo Sousa. Il primo recupero è sempre quello della mente, che dovrà essere lucidissima alla ripresa del campionato, quando la stagione entrerà davvero nella prima fase decisiva. Dal derby contro l’Empoli in poi, si arriverà tutto d’un fiato a Natale. Empoli, Sassuolo, Udinese, Juventus e Chievo. In mezzo la trasferta di Basilea ed il match interno contro il Belenenses. Messo così, il calendario non sembra per niente male, con l’appuntamento del 13 dicembre allo Juventus Stadium a farla da padrone, anche se la Fiorentina ha dimostrato di giocarsela a viso aperto contro tutti. Compresa la Juventus di questo campionato. Insomma, la parola d’ordine è recuperare energie, in vista di un periodo che potrebbe essere davvero d’oro e che potrebbe far passare un Natale da urlo ai tifosi viola. Questa settimana, Il Brivido Sportivo si è affidato in esclusiva alla saggezza di Moreno Roggi.

 

Seconda sosta del campionato. Nel prossimo ciclo di partite la Fiorentina si giocherà anche il passaggio in Europa. E’ ottimista?

 

«Il passaggio del turno non lo vedo in discussione, è assolutamente alla portata della Fiorentina. Anzi, dico di più per essere chiaro: la Fiorentina passerà sicuramente il turno».

 

Parliamo un po’ di singoli. Come giudica il processo di recupero di Rossi?

 

«Ha bisogno di tempo, di essere inserito in maniera graduale. E’ un valore aggiunto, deve essere rispettato in tutto e per tutto nel suo processo di recupero. In questo senso, devo dire la verità, mi sembra che Sousa ed il suo staff stiamo facendo un ottimo lavoro».

 

Invece, c’è qualcuno che l’ha sorpresa in modo particolare in questa prima parte di stagione?

 

«Dico Kalinic, sicuramente. Lo conoscevo poco, sono sincero. Mi ha sorpreso moltissimo, è determinante per tutta la squadra. Fa gol e aiuta i compagni con i suoi movimenti, anche e soprattutto in fase difensiva. Dal suo lavoro ne trae beneficio soprattutto il centrocampo, che poi si riversa sulla difesa. E’ un meccanismo che innesca proprio lui con il suo lavoro. Il primo difensore è sempre l’attaccante».

 

A proposito di questo. La Fiorentina sembra avere un gruppo molto forte…

 

«La Fiorentina è una squadra vera, sia a livello tecnico che umano. Sul piano calcistico i giocatori si completano a vicenda. Ripeto, Kalinic è fondamentale anche per i compagni, per il suo stile di gioco generoso. E vedo che anche fuori dal campo si amalgamano molto bene. Rispetto agli altri anni non ci sono nomi lussuosi, ad eccezione di Rossi, ma il gruppo è cresciuto molto. Tutti si aiutano e sono ben disposti verso gli altri, alla lunga è questo l’ingrediente che ti porta lontano».

 

Per andare lontano serve anche qualche ritocco alla rosa nel mercato di gennaio?

 

«Non vedo un bisogno impellente di comprare qualcuno, anche se forse qualche uomo in più in difesa può fare la differenza nella fase centrale della stagione, quando poi dovremo fare i conti con infortuni e squalifiche».

 

Buttiamo un occhio alla classifica. Quanto è distante da quella che sarà a fine stagione?

 

«Le quattro squadre più forti sono le due romane, il Napoli e la Fiorentina. Poi in qualche modo potranno dire la loro anche Juventus ed Inter. Non so se la Fiorentina arriverà prima o quarta, ma credo che la forbice di classifica per i viola sia questa. Le partite contro Napoli e Roma parlano chiaro: è vero che sono arrivate due sconfitte, ma decise da episodi. Sul piano del gioco la squadra di Sousa ha dimostrato, anche a Marassi contro la Samp, di non essere seconda a nessuno. Per questo dico che la Fiorentina rimarrà in alto fino alla fine».

 

L’ultima domanda è più una curiosità. A Firenze si parla già di scegliere un obiettivo, tra campionato ed Europa League, per concentrare tutte le energie su quello. E’ d’accordo?

 

«Non si sceglie, mai. Si va in campo per vincere tutte le partite. Se specialmente la società prenderà un paio di uomini in più a gennaio ce la giocheremo su tutti i fronti. Ed anche a livello numerico il triplo fronte su cui competere potrà essere meno gravoso».

Brivido Intervallo Roggi foto Roggi

 

 

Alessandro Latini

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