Rialziamo la testa
Rialziamo la testa, subito. Senza drammi. La sconfitta con la Lazio è stata grande nelle dimensioni, ma assolutamente da mettere in preventivo, considerando il tour de force al quale è stata sottoposta la Fiorentina in questi ultimi tempi. Una partita ogni 3 giorni e 42 titolari diversi in 7 gare, danno la misura degli impegni dei viola. Alla fine qualcosa lasci per strada, paghi per forza un pedaggio. E la Fiorentina lo ha pagata salatamente all’Olimpico.
Non c’è nessun indizio che possa spingerci a pensare altro: la Fiorentina ha un gioco e un carattere. Non può essere scoppiata. Ci sono stati come al solito gli infortuni a creare problemi. A Roma mancavano Gomez e Babacar, mentre Gilardino non ha ancora i 90 minuti nella gambe. Con i giallorossi in Europa League mancheranno ancora i primi due (salvo miracoli) più Gilardino non iscritto nella lista Uefa. Montella dovrà inventarsi l’attacco.
Ma il sogno di approdare ai quarti di finale di Europa League dovrebbe regalare motivazioni eccezionali, buone anche a far superare quella legittima stanchezza psico-fisica.
Ci sarà uno stadio in linea con le migliori occasioni, i tifosi spingeranno la Fiorentina contro una rivale storica come la Roma.
Pensiamo che siamo a metà marzo e i viola sono in corsa per tutti gli obiettivi. Se ce lo avessero detto a settembre qualche dubbio lo avremmo nutrito. E allora coraggio, non affidiamoci all’esercizio preferito dei momenti peggiori: il catastrofismo…
Rialziamo la testa. La Fiorentina può giocare faccia al vento con tutti. Ce lo ha dimostrato già. Si tratta di ricominciare a farlo.
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