QUESTIONE DI MENTALITA’. EUROPEA

QUESTIONE DI MENTALITA’. EUROPEA

La Fiorentina vola a Londra, con l’ansia del grande confronto e l’adrenalina di chi sogna l’impresa. Tottenham significa calcio inglese, un campionato migliore del nostro, tanti soldi in più, stadio bello, calciatori che viaggiano a velocità superiore a quella della media italica. Il Tottenham non è avversario impossibile, ma difficile da battere. I viola lo sanno, hanno contezza della difficoltà. Sono preparati da un allenatore che li porterà al confronto preparati nei minimi dettagli. Ma tutto questo non basterà se la squadra in campo non saprà stare in partita novanta minuti più recupero.
Il Tottenham non è migliore della Fiorentina sul piano tattico né per il suo sistema difensivo. Gli inglesi ci sono superiori sul terreno agonistico. Hanno più intensità di noi, corrono il doppio di noi, giocano ogni palla come fosse quella decisiva. Oggi è questa la differenza che risalta agli occhi di tutti. Basta dare un’occhiata al campionato inglese per avere un quadro completo.
La Fiorentina, però, in Italia è una delle poche formazioni – a tratti l’unica – ad avere una mentalità europea. Lo ha dimostrato un anno fa e pure in questa stagione. Questa è la speranza più grande alla quale attaccarsi per vedere un sogno trasformarsi in realtà.
Ci sarà Salah e non Diamanti. L’egiziano è in lista Uefa, il pratese no. Questione di scelte, tutti non possono entrarci. Ma Salah conosce bene il Tottenham e quel tipo di calcio. Potrebbe dare una grande mano. Così come Richards, se il terzino inglese sarà schierato. Saranno armi in più.
L’importante è che la Fiorentina non smarrisca il coraggio, l’idea di crederci. I sedicesimi di finale di Europa League non sono solo un’opportunità per andare avanti in questo torneo al quale la Fiorentina tiene tanto, ma anche una possibilità di crescere. Avanti, allora, con un altro esame…

Mario Tenerani

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