Quando a deludere sono i leader
Un passo avanti e uno, anche uno e mezzo, indietro. La classifica parla chiaro, manca la gara di Genoa (ma mica è detto i viola siano in grado di portar via i tre punti), però per la Fiorentina per adesso è in mezza classifica. Ed è inutile appoggiarsi sugli errori di Tomovic, all’innesto progressivo dei nuovi: a deludere per adesso sono stati proprio quelli che dovrebbero essere i leader viola. Iniziando da Paulo Sousa, che si barcamena fra una, due, tre punte, continuando con Borja Valero. Sono i re dei social, della rete, dei selfie, ma per adesso alla squadra stanno dando poco, quasi niente. Idem Ilicic, bomber dello scorso anno e per adesso ancorato al terreno di gioco. Lo stesso Badelj che durante il mercato attraverso il proprio procuratore faceva arrivare segnali di addio verso Milano. Deludenti, tutti deludenti, tutti insufficienti. C’è bisogno di una scossa, tocca a Corvino, che ha dalla sua la stima della città, che durante la sosta metta Sousa davanti ai fatti: la Fiorentina crea pochino e segna meno. E non parliamo della sconfitta con la Juve, ma dei… piccoli risultati. Battuti a Torino sì, ma dalla sponda granata. Bloccati a Udine da una squadra in grave difficoltà. In sofferenza a Genoa per i ventotto minuti che si sono giocati. Pari interno al Franchi, contro un Milan che pare peggiore della stessa squadra viola. Serve una scossa, subito, per non sprofondare poi nella tristezza generale.
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