Proietti: “Mai dare per spacciata la Fiorentina!”
Fiorentina-Roma è tra le partite più affascinanti e più sentite a Firenze, dopo ovviamente quella con la Juventus. Una Roma che negli ultimi dieci anni, in Serie A, ha sbancato il Franchi ben cinque volte (tre i pareggi, solo due le vittorie dei padroni di casa), ma che dovrà fare i conti con una Viola determinata a non perdere altri punti per strada.
Per commentare la sfida di questa sera, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva il grande Gigi Proietti, attore, regista, cantante, doppiatore nonché romanista doc.
Proietti, è soddisfatto della Roma vista in quest’ultimo periodo?
«Dopo una prima fase francamente un po’ preoccupante, mi sembra che i giallorossi si siano ripresi, abbiano trovato una loro quadratura. C’è stato lo scivolone di Parma, ma nel complesso gli uomini di Fonseca mi sono piaciuti nell’ultimo periodo, con la vittoria contro il Napoli e il pareggio di San Siro con l’Inter. Guardo la Roma e mi diverto… il che non è poco!».
Quanti meriti dà a Paulo Fonseca?
«In Italia tendiamo a dare giudizi un po’ frettolosi, anche sull’allenatore della Roma c’era molto scetticismo. In realtà, con un po’ di pazienza, sta trovando la strada giusta, è arrivato il gioco e, di conseguenza, i risultati. Quindi ha diversi meriti».
A Firenze si respira un’aria decisamente diversa, nelle ultime settimane.
«È vero, leggo che ci sono molte polemiche da voi… e mi dispiace perché i fiorentini sono campioni d’ironia e la Fiorentina è una squadra simpatica. Purtroppo nel calcio ci sta di affrontare momenti difficili, occorre un po’ di pazienza e di equilibrio».
Secondo lei cosa non ha funzionato in casa viola?
«Da fuori non posso dirlo con precisione. Da spettatore esterno, però, mi sembra che la squadra abbia patito molto l’assenza di Ribery, che in pochissimo tempo è divenuto un leader e un punto di riferimento imprescindibile, e il calo psico-fisico di Federico Chiesa. Il che mi sembra piuttosto normale: chiunque soffrirebbe privandosi dei suoi due uomini migliori. L’operazione del francese non ci voleva proprio».
A suo parere Montella merita ancora la fiducia della società?
«Reputo Vincenzo un ottimo tecnico, in carriera ha fatto anche cose egregie, adesso sembra attraversare un momento complicato come la sua squadra. Nel calcio, lo sa meglio di me, il primo a pagare quando le cose non vanno bene è l’allenatore, anche quando non ha tutte le responsabilità. Talvolta dare una scossa serve, altre invece no. Comunque, prima di esonerare un tecnico, ci vuole la capacità da parte di una società di individuare un altro mister all’altezza della situazione: cambiare tanto per cambiare non porta risultati».
Veniamo al match del Franchi: che gara si aspetta tra Fiorentina e Roma?
«Sia viola che giallorossi prediligono il gioco, quindi è lecito aspettarsi una partita aperta, combattuta… bella! Sulla carta la Roma sta un po’ meglio e forse parte leggermente favorita, ma guai a dare per morta la Fiorentina, specie davanti al proprio pubblico. Sarà un match complicato per entrambe le squadre, importante per entrambi i club: è una sfida sentita dai tifosi e ci sono in palio punti pesanti».
In conclusione, dove vede le due squadre alla fine della stagione?
«Spero più in alto possibile! Secondo me la Viola ha le potenzialità per occupare posizioni più di prestigio rispetto a quella che ricopre in questo momento, tutto dipende però da come girano le sue punte di diamante. La sessione invernale di mercato, in questo senso, può aiutare. I giallorossi a mio avviso hanno l’obbligo di puntare alla qualificazione in Champions League. Non è detto che ce la facciano, ma provarci e correre fino alla fine è doveroso».
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