Primo esame con una big al Franchi
La Fiorentina misura il suo valore nella sua prima sfida interna a una delle grandi
L’esame vero è alle porte. Stefano Pioli sa che stavolta, contro la Roma, però sarà diverso. Passi in avanti importanti, dopo la debacle alla prima di campionato contro l’Inter, sono stati registrati a Torino contro la Juventus e ora i tempi del riscatto della Fiorentina giovane e spregiudicata sono finalmente maturi. Non si può aspettare, anche perché c’è da andare oltre alla sconfitta subita a Crotone. Allo Scida, dopo un avvio di gara ovattatto, i viola ci hanno messo il cuore e l’anima, ma non è bastato. Per questo si dovrà provare a costruire un’impresa aspettando così la ripresa del campionato per la sosta con più serenità nello spogliatoio.
Certo, di fronte arriva la squadra che con il minimo sindacale (1-0) ha conquistato quattro vittorie decisive per la rincorsa in classifica (la Roma ha ancora una gara in meno per via del recupero della sfida contro la Samp) e pure quella che in 9 partite sulle dieci giocate fin qui ha segnato sempre il primo gol (record condiviso con la Juventus). Di contro, la Fiorentina ogni volta che ha incassato una rete non è mai riuscita a ribaltare il risultato, come accaduto anche sette giorni fa. Anche per questo non si potrà sbagliare niente. Si dovrà stare attenti su ogni pallone, in particolare nei minuti finali del match, perché i giallorossi di Di Francesco hanno dimostrato, fin qui, di essere diabolici nel quarto d’ora finale, con 5 gol realizzati in questo parziale. Si dovrà puntare, semmai, a sfatare il tabù che vede i romanisti tra coloro che hanno incassato meno gol al passivo nei primi 45 minuti di gioco (appena uno), magari puntando sulla rapidità di chi come Cholito Simeone ha spesso fatto della velocità di realizzazione in proprio segno distintivo.
Si dovrà provare a sfruttare il fattore “fatica” a proprio vantaggio. Sì, perché la Roma martedì scorso si è misurata con il match di Champions contro il Chelsea di Conte e l’Europa sfianca. Anche per questo una settimana fa Di Francesco, contro il Bologna, ne aveva cambiati otto di titolari (un record assoluto, fin qui, in Serie A), per sollevare i propri calciatori dal peso della stanchezza. Pioli, che invece ha di fronte solo la sfida del campionato (e presto anche della Coppa Italia), ha potuto preparare tutti i dettagli con la solita attenzione, con le sedute video concentrate e gli schemi immaginati provati e riprovati sul campo. L’assenza di Cyril Thereau pesa tantissimo, Eysseric che pure al Franchi era sembrato riuscire ad entrare progressivamente nelle maglie del gioco viola non si è ancora calato nelle dinamiche della nuova squadra e contro la Roma pure per lui, se sarà chiamato a dare il suo contributo, dovrà arrivare il riscatto. Provare a sovvertire i pronostici contro una big per dimostrare di non essere più un cantiere aperto e per dare comunque una scossa alla classifica. La Fiorentina non può tirarsi indietro.
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