Pizzul: “Udinese in forma, ma i viola sono più forti”
Il giornalista, ex calciatore e simpatizzante dei friulani: “Sousa è bravissimo anche se dovrebbe scegliere una squadra tipo e puntare su quella”.
Tutti probabilmente conoscono la sua storia di apprezzato giornalista Rai e telecronista delle partite della Nazionale, ma in pochi sanno che è stato anche un calciatore professionista, capace di conciliare lo sport ad alti livelli con lo studio. Stiamo parlando di Bruno Pizzul giornalista e (proprio così) calciatore italiano che, negli anni ’60, ha vestito, tra le altre, le maglie di Catania e Udinese. Poi, una volta interrotta la carriera di sportivo a causa di un infortunio, si è laureato in giurisprudenza entrando poco dopo in Rai, l’azienda nella quale ha passato una vita intera. Memorabili le sue telecronache della Nazionale che ha commentato ininterrottamente dal 1986 (anno dei Campionati Mondiali in Messico) fino al 2002. E Pizzul è anche un simpatizzante dell’Udinese, la squadra della sua terra, di cui conosce praticamente tutto. Insomma è la persona giusta per analizzare la vigilia della sfida tra di oggi tra i viola e i bianconeri.
Bruno Pizzul, che partita sarà Fiorentina-Udinese?
“Se l’Udinese non potrà permettersi di giocare una gara di puro contenimento, la Fiorentina dovrà stare attenta agli inserimenti dei friulani, soprattutto di Thereau che è in grande forma. Dunque per i viola non sarà una partita facile, ma ovviamente vedo la Fiorentina vincente perché, a livello di valori in campo, i bianconeri partono nettamente battuti. Alla squadra di Sousa consiglierei di giocare con pazienza , il risultato deve sbloccarlo in maniera cauta e riflessiva. Una pazienza che dovranno avere anche i tifosi viola che, si sa, sono straordinari quanto particolari: sostengono la squadra, ma sono sempre molto esigenti”.
Come ha visto la Fiorentina contro il Sassuolo?
“L’inizo è stato super. Poi c’è stato un calo nella ripresa e l’avversario ha trovato la giusta quadratura . Il Sassuolo però è un ostacolo difficile per tutti e molte grandi ci sono “cadute”. Per me è stato un punto guadagnato per la formazione di Sousa”.
Che consiglio darebbe a mister Sousa?
“Gli direi di cercare di dare alla squadra una fisonomia più definita. Il portoghese è molto abile a cambiare giocatori, ma dà l’impressione di non aver ancora trovato una formazione di riferimento. Secondo me, troppo turn over cambia la fisionomia della squadra che, quando è in forma, è devastante. Ma Paulo è molto bravo e presto troverà anche il giusto equilibrio”.
Cosa pensa dell’Udinese di oggi?
“La scorsa partita, quella tra Chievo ed Udinese, è stata sorprendentemente divertente. Le ultime gare disputate dai friulani erano state piuttosto grigie e faticose. Domenica, invece, ho visto una squadra brillante che, per meriti o demeriti degli avversari, ha giocato un calcio propositivo. Adesso la formazione di Colantuono pare aver recuperato autostima e fiducia. Qualità che aveva perso, dopo il buon avvio di campionato nel quale aveva battuto anche la Juventus, andando in contro a un black out di 4 sconfitte consecutive che, si sa, nel campionato italiano è letale sia per la classifica sia a livello mentale”.
Crede che Colantuono sia il tecnico giusto per l’Udinese?
“Quando gioca in modo propositivo l’Udinese sembra una squadra nuova, anche a Napoli aveva fatto una buona partita riuscendo a mettere in difficoltà la formazione di Sarri. Ma Firenze rappresenta per Colantuono la classica prova del nove. Anche perché il tecnico è stato messo molte volte in discussione, tanto che non è ancora scontato che manterrà la sua panchina fino a Natale”.
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