Pensiamo al campo e godiamoci questa squadra
Un inizio così lo puoi immaginare in un sogno a tinte molto ottimistiche, ma forse c’era qualcosa di magico nell’aria per la Fiorentina. Valanga viola, un set di tennis per disintegrare il Chievo. E ora arriva l’Udinese.
La Fiorentina non ha sbagliato niente in questa sfida e la buona sorte le ha pure consentito di sbloccare in avvio la gara. Ma quello che è piaciuto di più sono state la velocità di esecuzione, l’intensità della giocata e la determinazione con dei viola, lanciati su ogni pallone. Questi sono elementi significativi che lasciano pensare ad un futuro migliore. Mancava Veretout nel mezzo – salterà per squalifica anche la partita con l’Udinese -, mentre in tribuna a tifare viola c’era Badelj, laziale col cuore a Firenze. Pioli in partenza aveva 8 titolari dello scorso anno, i nuovi erano Lafont, Edimilson e Gerson.
Con i friulani Pioli dovrebbe riproporre i magici 11 che hanno schiantato il Chievo, forse l’unica novità potrebbe essere Pjaca dall’inizio. Il croato sta recuperando la condizione ed è certamente un talento.
Le prime partite di campionato, nel bene e nel male, vanno sempre pesate nel giusto modo. Contano solo i punti, questo sì. Ora sarà facile per qualcuno cominciare a far decollare la fantasia verso traguardi di classifica fino a poche ore fa preclusi a qualsiasi considerazione. Sarebbe un errore imperdonabile. Per fortuna c’è Pioli che ha le orecchie tappate, non ascolta le facili illusioni e le adulazioni gratuite. Per la Fiorentina era significativo partire col piede caldo e così è stato. Ci sono ottime indicazioni, ma serve calma, siamo solo all’alba di una stagione tutta da leggere. Magari godiamoci la strada perché sembra buona. Centrare la rotta è decisivo. E adesso è determinante confermare tutte queste buone sensazioni nella sfida con l’Udinese.
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