Perdere Montella sarebbe un grave errore
Avverto uno strano ed eccitato fervore intorno al possibile divorzio tra Montella e la Fiorentina. Percepisco una malcelata soddisfazione dei suoi detrattori dinanzi alla conclusione poco esaltante, ma pur sempre più che sufficiente, di una stagione che ancora una volta ha lasciato la bacheca dei Della Valle desolatamente vuota.
Il mio è il parere di un profano, di un osservatore interessato che non si atteggia a maestro di calcio. Non dispongo, pertanto, della soluzione ai mali esistenziali di Firenze. Perdere Montella sarebbe però un errore gravissimo, è difficile ipotizzare che il suo successore possa fare meglio.
Non riesco a decifrare quali siano le reali intenzioni della società e sinceramente neanche dell’Aeroplanino. Forse è un limite, che Bastian Contrario ammette senza vergogna: non riesco a leggere oltre le parole. Sembra che nessuno voglia concretamente fare la prima mossa.
Ogni giorno che passa allontana Montella dalla panchina viola. Non credo che la battuta, di pancia, dopo la sconfitta interna contro il Siviglia, possa aver pregiudicato irrimediabilmente il rapporto tra i tifosi e l’allenatore. Tra l’altro, per quanto riguarda il calcio e tante altre cose, se c’è una cosa che i fiorentini detestano è sentirsi sparare in faccia la verità.
La storia della squadra viola parla chiaro, la dimensione è questa e non un’altra. E’ stato duro e crudo Montella nel dirlo, ma i fatti non lo contraddicono affatto, anzi avvalorano la sua affermazione. Una società che in quasi novant’anni di storia ha vinto due scudetti, una coppa internazionale, sei coppe Italia ed una Supercoppa italiana non è senza dubbio una realtà che ha l’abitudine alla vittoria.
Sinceramente non capisco che cosa ci sia di offensivo nelle frasi di Montella. Così come ho trovato eccessivamente stizzita la reazione al coro, sicuramente irridente, ma non vergognoso, “fate ridere” al momento in cui l’ennesimo rigore è stato calciato fuori dallo specchio della porta. La situazione, appunto, era ridicola.
Bene, detto tutto questo, si può incrinare il rapporto per questo episodio? Credete che con Di Francesco la Fiorentina possa volare? Il Sassuolo ha disputato un campionato intermittente e non sembra che abbia dato lezioni di gioco agli avversari. Vogliamo provare Maran? Benissimo, un esperimento alla Mihajlovic. Credete che Spalletti accetti la Fiorentina solo per l’ebbrezza di allenare la propria squadra del cuore? Immaginate che Mazzarri abbia voglia di bruciarsi senza certezze sugli investimenti? Donadoni è l’uomo giusto per migliorare il rendimento di Montella?
Ci sono molte affinità con la fine dell’era Prandelli, accelerata da eventi strumentalizzati e compromessa da una serie di bizzose incomprensioni. Dopo Cesare seguirono due anni di oblio con umiliazioni che costrinsero i tifosi ad assediare la squadra dopo la sconfitta interna col Lecce e l’oltraggiosa disfatta al Franchi con la Juventus. Se avete voglia di ripetere quelle due stagioni, auguratevi pure l’addio di Montella.
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