Non solo Kane nell’uragano Spurs

Non solo Kane nell’uragano Spurs

Dal baby talento Dele Alli alla vecchia conoscenza Lamela. Tutte le frecce all’arco di mister Pochettino

Non solo Harry Kane, l’uragano Spurs che già lo scorso anno ha trascinato la squadra di Mauricio Pochettino. A White Hart Lane sono tutti pazzi per Dele Alli, diciannove anni che, per caratteristiche, è già paragonato ad una leggenda del calcio inglese come Steve Gerrard, per altro il suo idolo di bambino. Ad acquistarlo è stato l’ex direttore sportivo, italiano e toscano, Franco Baldini. Cinque milioni di sterline al Milton Keynes Dons, squadra della nostra Lega Pro e l’arrivo nella city rimandato di cinque mesi, per permettergli di continuare ad essere protagonista nel club di provenienza. C’è stato pure il suo zampino, la scorsa stagione, nella storia vittoria contro lo United di Van Gaal in Capital One Cup, vinta con un poker secco di reti, quattro. Entrato a far parte della prima squadra del Tottenham in estate, ha firmato il primo gol già lo scorso agosto, contro il Leicester di Ranieri, per altro subentrando dalla pagina e diventando il più giovane marcatore del club dai tempi di Gareth Bale, Mr 100 milioni di euro. Ma non è tutto, perché la rete realizzata con una girata pazzesca contro il Crystal Palace dello scorso gennaio è ancora sotto gli occhi di tutti. La Alli-mania, adesso, non conosce paragoni. E’ lui uno dei pericoli da cui dovrà guardarsi la Fiorentina di Sousa.

 

Come detto, massima attenzione, là davanti, dovrà essere prestata ad Harry Kane, due gol nelle 5 gare disputate in questa edizione di Europa League e una voglia matta di essere protagonista sempre, anche in vista del prossimo Europeo di Francia. Il capocannoniere del club, almeno in campo internazionale, invece è una vecchia conoscenza del calcio italiano: Erik Lamela: cinque gare giocate e altrettante reti, giusto per non perdere il vizio. Toccherà a Gonzalo Rodriguez, argentino come lui, provare a fermare la sua corsa esattamente come accaduto la scorsa stagione. Un anno fa, per i viola, all’andata a riequilibrare i conti ci pensò Basanta, difensore passato in estate al Monterrey, in Messico, mentre al Franchi, il ritorno dei sedicesimi fu la notte di Mario Gomez e Mohamed Salah, che della Fiorentina oggi non fanno più parte. L’egiziano è passato alla Roma – e si attende ancora di conoscere il verdetto della Fifa sul ricorso presentato dalla società viola -, mentre il tedesco è il capocannoniere della Turchia con la maglia del Besiktas e al termine del campionato verrà riscattato per una cifra simbolica. Che di certo non arricchirà i viola.

 

Sarà comunque una sfida di vertice tra due realtà, Italia e Inghilterra. Terzo posto consolidato da una vittoria in uno scontro diretto (quello contro l’Inter) per i viola (per altro in rimonta) e secondo per gli inglesi, vincenti sul Manchester City domenica pomeriggio in trasferta. Lo spettacolo non mancherà: c’è voglia di continuare a sognare a Firenze e battere gli Spurs indicherebbe la strada giusta.

 

Francesca Bandinelli

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