Niente coppe, siamo inglesi…..
Parafrasando il titolo di un film, si può dire che nell’ultimo giro di coppe (anche se il turno di Champions è da completare) la novità più succulenta è stata la debacle delle squadre inglesi. E alcune cadute sono state davvero rovinose. In Europa League, il Liverpool ha perso con i turchi del Besiktas, dimostrando che l’acquisto di Balotelli è stata solo una mossa pubblicitaria per vendere magliette (anche se poi la vittoria con il City in Premier ha un po’ fatto sbollire la rabbia). Il Tottenham si è scontrato con la migliore Fiorentina degli ultimi tempi, ma c’è da chiedersi che cosa ne hanno fatto dei cento milioni incassati per Bale dal Real. Resta ancora in corsa l’Everton. E gioia più grande non ci potrebbe essere per i “parenti poveri” di Liverpool che guardare i Reds dall’alto in basso…
In Champions invece non prevista la batosta dell’Arsenal in casa contro il Monaco. Qualcuno dice − Mourinho per esempio − che Wenger, il tecnico dei Gunners, è “uno specialista di fallimenti”. Vero è che il tre a uno a Montecarlo sarà difficilmente rovesciabile. Perde anche il City contro il Barcellona. Risultato duro da ribaltare, visti anche i tre tenori che gli spagnoli possono schierare davanti. Rimane il Chelsea, che ha pareggiato a Parigi contro il PSG.
Insomma, questa omelette inglese fa pensare che forse le uova usate quest’anno non erano freschissime. Anche il bacon era un po’ bruciacchiato. Certo, gli stadi sono sempre pieni, i soldi dei diritti televisivi arrivano a palate (per l’invidia di Lotito), ma il dubbio è che qualcosa nell’ingranaggio si stia un po’ inceppando. Perché vedere il Tottenham correre così piano ha fatto una certa impressione. Gli Spurs, a parte i venti minuti iniziali dell’andata, non sono sembrati quei mostri di fisicità e forza che tutti si aspettavano. Sì, la Viola non ha fatto sconti, ma vedere una squadra britannica così poco… “britannica” ha deluso tutti coloro che si aspettavano l’arrembaggio, la corsa, il pugnale fra i denti. La squadra si è afflosciata lentamente come uno pneumatico forato. E ritorna il dilemma di cui sopra: che ne ha fatto la società di tutti quei soldi?
Questo non significa che anche con le squadre rimaste in corsa gli inglesi non possano vincere tutto (ma l’Europa League sarà durissima per l’Everton). Però bisogna sperare che Dio, dopo aver salvato la Regina, si rimbocchi le maniche. Perché salvare il calcio inglese quest’anno non sarà per niente facile.
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