Nicchi, la tecnologia e gli addizionali
Gli arbitri di porta e la tecnologia “gol non gol” possono convivere. Lo ha assicurato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, e Marcello Nicchi, n.1 dell’Aia, non può che incassare soddisfatto. “Nessuno ha mai pensato di togliere gli arbitri di porta – ha detto Tavecchio intervenendo al convegno ‘Il calcio nel futuro, la tecnologia entra in campò all’Università del Foro Italico -, faremo di tutto per mantenerli. Non si deve restare senza tecnologia, ma serve fare chiarezza: il calcio è legato a tante situazioni particolari legate a intensità e agonismo. Non condivido di togliere la discrezionalità dell’arbitro, ma serve aiutarlo”. “Finalmente tutti siamo propensi a fare questa sperimentazione, grazie per averla introdotta – ha replicato Nicchi -, dopodiché mi auguro che serva da un lato a liberare gli arbitri da un impegno, nello stesso tempo che questa certezza del gol non gol si manifesti di modo che cessino le polemiche, sperando che una volta che si è risolto questo problema non si vada a crearne altri. Gli addizionali? Toglierli sarebbe tornare indietro: l’arbitraggio di team è ormai essenziale per la velocità del gioco”. E’ stato il dg della Figc, Michele Uva, a spiegare i costi della tecnologia “Hawk-Eye”: “250mila euro a impianto e più o meno 40mila euro di costi gestione per ognuno dei 15 impianti”. Con la Lega di Serie A che dovrebbe farsi carico dell’istallazione. L’auspicio è che non ci siano più gol-fantasma (un segnale sull’orologio del direttore di gara comunicherà quando la palla avrà superato la linea), probabilmente già nella finale di Coppa Italia del 7 giugno. “La Figc ha il 50% di proprietà su altre due tecnologie, il fallo in area e il fuorigioco – ha rivelato Uva -. Se la tecnologia potrà avere uno sviluppo in futuro sarà sul fuorigioco”. La Lega di Serie B, intanto, porterà avanti altri esperimenti tecnologici “più contenuti” (il ‘Messi’, un sistema di monitoraggio dei parametri fisici dei calciatori e ‘gli arbitri di tribuna’ che sperimenta la Virtus Lanciano). “Se troveremo una tecnologia flessibile, siamo pronti a portare la goal-line technology già ai play off”, ha assicurato il presidente Andrea Abodi. Nicchi, però, ha avvisato: “Apprezzo che si trovino soldi per il gol non gol, ma ho fatto presente che se non si danno risorse alla formazione e istruzione e a tutto quello che è il nostro movimento, tutto finirà un giorno perché non ci sarà più crescita e in Italia non avremo più gli arbitri di grande prestigio che abbiamo oggi. L’Aia è alla ricerca di uno sponsor? Auspico che non arrivi tardi. Sono fortemente preoccupato. Il fatto di tagliare le risorse è gravissimo”.
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