Neto, chi era costui?
Per chi, come noi, ha conosciuto le Fiorentine dignitosamente povere, quella di oggi è una squadra da applausi. Per chi, come noi, si ricorda di quando trattenere Antognoni era la migliore operazione di mercato, veder arrivare Gomez e Rossi, Cuadrado, Borja e Pizarro è stato davvero toccare il cielo con un dito. Per questo appena cominciamo a lamentarci di certe operazioni fatte dai Della Valle, ci tornano in mente i tempi bui, quelli in cui andare allo stadio era quasi un’opera di misericordia, una specie di missione dalla quale non si sapeva mai con quale umore si sarebbe tornati a casa. E allora pensiamo che una Fiorentina così, in una città che non ha il taglio della metropoli, ce la dobbiamo davvero tenere stretta.
Poi oggi il calcio è tanto cambiato. In ogni momento ci ricordano che le società sono aziende e quindi qualche sacrificio va fatto. Perdere qualche pezzo pregiato è inevitabile. L’importante è mantenersi sempre sulla breccia, nelle prime file. I giovani che seguono oggi la Viola tifano per una squadra che negli ultimi anni è arrivata terza e più volte quarta. Che ha fatto le semifinali di Coppa Uefa, gli ottavi di Champions, una finale di Coppa Italia. Invece noi “un po’ anziani” ci ricordiamo ancora con orgoglio di quando arrivammo terzi, con 35 punti, con le due capofila Torino e Juventus a 50 e 51. Oppure di quando facemmo vedere il miglior calcio d’Italia con De Sisti che s’inventò la difesa a tre − Passarella, Pin e Contratto − antesignana di quella che oggi va tanto di moda (e che allora fece tanto scalpore…). O magari di quando arrivammo secondi (meglio secondi che ladri!) in quella torbida stagione 1981-82. Quelle, per noi, erano le grandi Fiorentine, anche se episodiche e senza continuità. Perciò, con tutto quello che abbiamo passato, vedere oggi la squadra che va a violare con autorità l’Olimpico (uno dei campi da sempre off limits) con due gol del suo centravanti ormai indiscusso, ci riempie di orgoglio. Insomma questa vittoria ce la godiamo più degli altri, noi tifosi viola dei tempi bui.
Ma il calcio di oggi è frenetico, si dimentica in fretta il recente passato. Polemiche, facce tristi, tutto passa. Si vince a Roma e oggi c’è già il campionato. Neto, chi era costui? In poco tempo Firenze ha smesso di rimpiangerlo. Merito di chi è andato in campo al posto suo. Adesso quanto tempo ci metteranno i sostituti per non far rimpiangere più Cuadrado?
Però, mica male quel colombiano che gioca nel Chelsea!
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