Montella-Empli, una storia infinita
Per lui non sarà soltanto un ritorno dentro il suo passato da calciatore. Certo Empoli per Vincenzo Montella è stato un passo fondamentale perché è da qui che probabilmente ha immaginato e preparato la sua vita da campione. Ma Empoli (e l’Empoli) per Vincenzo sono stati prima di tutto una svolta per la vita. <E’ il mio derby del cuore> ha confessato l’attuale tecnico della Fiorentina alla vigilia della sfida d’andata contro la sua ex squadra. Parole che dicono tutto. Perché è qui, a Empoli, che il ragazzino che arrivava da Napoli ha capito che poteva farsi uomo. E non è un caso che quando si lascia andare ai ricordi la mente e il cuore lo riportino ai tempi in cui aveva come compagno Nicola Caccia (attuale collaboratore nel suo staff a Firenze) che lo aiutava come un fratello maggiore. E con lui il presidente del club azzurro Fabrizio Corsi con il quale il legame dura ancora, forte e profondo.
Empoli per Montella è stata anche la svolta di un ragazzo che ha compreso che avrebbe voluto vivere di calcio e solo di calcio. Da giocatore, certo, da bomber che proprio in questa realtà ha dimostrato che poteva volare molto alto. Però capendo anche che per lui il calcio poteva essere pure un elemento strategico, l’opportunità cioè di applicare dalla panchina quelle che erano le sue idee e i suoi sogni.
Questo legame fra Empoli e Montella mai è stato scalfito tanto è vero che quando Vincenzo è arrivato a Firenze ha provato da subito, in tutti i modi, a convincere la Fiorentina a ricreare un fil rouge con i vicini dell’Empoli. Perché sapeva benissimo che qui si fa calcio per davvero, si costruiscono giocatori, si pensa prima di tutto ai giovani e a come inserirli in prima squadra. Per questo ha insistito con grande determinazione convincendo il ds viola Daniele Pradè e quello azzurro Marcello Carli (oltre ovviamente al patron Corsi) che per Matias Vecino l’ipotesi di vestire la maglia dell’Empoli oltre ad essere una scelta utile per il ragazzo lo sarebbe stata anche e soprattutto per i due club. Difatti Vecino è diventato un grande protagonista di questa eccezionale stagione dell’Empoli contribuendo a costruire la salvezza. Montella ha poi suggerito alla sua ex società anche il centrocampista Joshua Brillante che peraltro arriva proprio dalle vecchie radici di Empoli visto che a promuoverlo è stato l’ex giocatore australiano della squadra azzurra Vincenzo Grella. Ovviamente Brillante non ha lo stesso spessore e la stessa esperienza di Vecino ma conta su tutto la scelta di ricostruire questo rapporto fra due realtà molto vicine. Realtà che possono veramente convivere con reciproca soddisfazione: questa è la battaglia che Montella ha fatto dimostrando da subito che bastava solo la buona volontà per cancellare vecchie distanze. Ebbene: questo progetto fra Empoli e Firenze deve andare avanti, anche al di là dello stesso Montella. Perché, e di ciò ne siamo estremamente convinti, entrambe le società potranno trarne soltanto giovamento.
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