L’ultima volta a Palermo per Montella è stato un successo
L’ultima volta è stato un autentico trionfo. Il 22 dicembre 2012, infatti, i viola di Vincenzo Montella si impongono al Barbera (la gara si gioca di sabato alle 15) per 3-0. Tutte le reti sono segnate nel secondo tempo. Inizia Jovetic al 5′ su assist di Cuadrado. Jo-Jo si libera di Donati e batte Ujkani in uscita con un preciso rasoterra. Al 38′ il campione montenegrino raddoppia su rigore calciato con il cucchiaio e concesso per un fallo di Donati su Toni. Al 44′ per un fallo di mano di Morganella c’è un altro penalty a favore dei viola. Questa volta sul dischetto va Gonzalo Rodríguez che firma la rete del definitivo 3-0 e fa trascorrere un Natale sereno a tutti i sostenitori della Fiorentina.
E comunque delle 26 partite di serie A giocate a Palermo la Fiorentina, infatti, ne ha vinte 11 a fronte di 8 sconfitte e 7 pareggi.
UNA VITTORIA IN RIMONTA. Uno dei successi da ricordare risale al 13 febbraio 2011 nell’incontro disputato alle 12.30. Ed è un risultato quello a suo modo storico. Infatti, dopo diciotto gare senza vittoria e dopo undici mesi esatti la Fiorentina, quel giorno, torna a conquistare i tre punti in trasferta. Non succedeva dal 13 marzo del 2010, quando si impose, anche allora in rimonta, per 3-1 al San Paolo con il Napoli. L’allenatore viola era allora Cesare Prandelli. Al Barbera così Sinisa Mihajlovic ottiene la sua prima vittoria in trasferta da quando siede sulla panchina gigliata. Il tecnico serbo manda in campo la seguente formazione schierata con il 4-3-2-1: Boruc; Comotto, Gamberini, Camporese, Pasqual; Behrami, Donadel, Montolivo; Santana (Ljajic dal 76’), Mutu (Natali dall’82’); Gilardino (Babacar dal 91’). Il successo di Palermo per 4-2 è splendido e pienamente meritato. In svantaggio per due volte non si arrendono mai, anche quando tutto sembra volgere al peggio. Al 70’, infatti, sono ancora sotto di un gol. I siciliani partono forte e vanno in gol con Pastore dopo 7 minuti. Gilardino, però, pareggia al 36’. Nella ripresa al 3’ Nocerino riporta in vantaggio la formazione di Delio Rossi. La Fiorentina attacca ma non riesce a segnare. Poi nei venti minuti finali i viola riescono a ribaltare il risultato, realizzando ben tre reti. Così arrivano prima il gol del 2-2 con Camporese e poi gli altri due centri. Per il difensore toscano si tratta del primo gol in serie A. Perfetto è anche l’impatto di Ljajic con la partita. Il giocatore serbo, mandato in campo a tredici minuti dalla fine sul 2-2 al posto di Santana, risulta davvero devastante per i rosanero. Dopo sessanta secondi con un suo cross provoca l’autogol di Bovo (quello del vantaggio gigliato) e, poi, a due minuti dal novantesimo fornisce l’assist a Montolivo per il gol del definitivo 4-2 dopo che l’attuale giocatore rossonero sul 2-2 aveva colpito anche un palo.
UNA VITTORIA CONTESTATA. E’ quella del 26 ottobre 2008 nel posticipo della domenica. I viola di Cesare Prandelli vanno in vantaggio al 19′ del primo tempo con un gol di Gilardino che dopo aver segnato esulta. Ma la rete di Gila in realtà è realizzata con la mano. Il fallo lo vedono tutti tranne l’arbitro Morganti. La Fiorentina raddoppia poi con Mutu al 42′. Ma il Palermo accorcia le distanze con Simplicio al 5′ della ripresa. Mutu al 17′ firma la sua doppietta e il gol del definitivo 3-1. A fine partita si scatenano le polemiche per il gol di mano di Gilardino a cui viene anche contestata la troppa esultanza. Il centravanti viola si giustifica, dicendo di aver considerato il fallo di mano involontario. Comunque per l’episodio il giudice sportivo si avvale della prova tivù e squalifica Gila per due giornate.
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