Lokomotive Oxfam, quando calcio e solidarietà si incontrano
Una fra le squadre storiche di calcio a 5/7 del Calcio Toscana – MSP è la Lokomotive Oxfam, che ormai da 10 anni partecipa ai nostri Campionati. Dietro alla passione per lo sport ed il calcio a 7 in particolare, c’è un reale impegno sociale e di solidarietà che l’ONG Oxfam svolge. Ci parla di questa importante realtà Lorenzo Platania, giocatore e fra i fondatori della Lokomotive Oxfam.
– Partecipate ormai da diversi anni ai Campionati del Calcio Toscana – MSP: come è nata l’idea di mettere in piedi una squadra di calcio a 7?
L’idea nacque quando, in uno sperduto bar di periferia vicino all’ufficio di Oxfam, due “loschi” individui che rispondevano al nome di Sandro Zagari e Simone Bassilichi ci avvicinarono distribuendo i volantini per una delle prime edizioni del Torneo di calcio 5 del Calcio Toscana. Era il lontano 2005: ci siamo subito appassionati a questo Campionato per lo spirito e gli ideali che ci sono dietro, improntati al massimo fair-play e rispetto dell’avversario, oltre che ad una componente di solidarietà. Tutti ingredienti molto vicini anche ai princìpi che ispirano il lavoro di Oxfam, Organizzazione Non Governativa il cui logo siamo fieri di portare sulla nostra maglia. Dal 2004 al 2007 abbiamo fatto prevalentemente Campionati di calcio a 5. Poi abbiamo fatto il salto di qualità passando al calcio a 7, con anche notevoli soddisfazioni come la vittoria della Golden League del 2013. Prima dell’avvento di whatsapp le gesta eroiche della squadra venivano raccontate sul blog http://lokomotiveoxfam.blogspot.it
– Il nome della vostra squadra è legato ad una delle più importanti Confederazioni Internazionali nel mondo specializzata in aiuto umanitario: cosa potete dirci in merito?
Oxfam Italia è una Organizzazione Non Governativa che fa parte di una confederazione di 17 organizzazioni che lavorano a livello globale per combattere l’ingiustizia della povertà nel mondo. Lo fa intervenendo sia con programmi di lotta alla povertà di medio e lungo periodo, sia intervenendo dove ci sono catastrofi naturali e conflitti per salvare le vite, portare cibo ed acqua, e proteggere i più vulnerabili dalle violenze. Ed infatti Oxfam è tuttora a fianco delle comunità colpite dal terremoto in Nepal, così come ha fatto nelle Filippine dopo il passaggio del Tifone Haiyan o come facciamo costantemente per la popolazione siriana e la Striscia di Gaza. Maggiori informazioni possono essere trovate sul sito www.oxfamitalia.org
– Come valutate il vostro Campionato e quali considerazioni potete fare sul livello del vostro girone?
Alla luce dei risultati ottenuti e della nostra condizione fisica possiamo ritenerci abbastanza soddisfatti: abbiamo dovuto fare i conti con diverse assenze durante il corso del Campionato, oltre al fatto che la rosa e le gambe a nostra disposizione sono rispettivamente spuntata ed in linea con l’età media della nostra squadra (40 anni). Riteniamo che quest’anno il livello del nostro girone sia stato più adeguato alle nostre possibilità, a differenza degli anni passati dove spesso e volentieri abbiamo affrontato squadre decisamente più giovani, con i valori in campo che risultavano così difficilmente paragonabili.
– Dopo esservi classificati al settimo posto in Campionato, ed aver sfiorato la Fase Finale Eccellenza per un solo punto, quali sono i vostri obiettivi per la Fase Finale Promozione a cui prendete parte?
Naturalmente puntiamo ad alzare la Coppa così come avvenne 2 anni fa in Golden League, consci del fatto che dovremo meritarcelo ed in linea con lo spirito e l’entusiasmo che ci contraddistingue da sempre!
– Avete qualche aneddoto che ci volete raccontare?
Nel 2013, dopo essere stati ripescati 3 o 4 volte in Coppa Toscana, siamo andati a giocare i Quarti di finale a Livorno, rappresentando così la Federazione di Firenze. Entrati in campo (dimensionato per calcio a 8 e non a 7) gli avversari del Mediterranea Legnami ci hanno accolto dandoci del “Lei”, ad evidenziare la differenza di età. Abbiamo cercato di “corromperli” prima del calcio di inizio con una bottiglia di Chianti, ma non c’è stato niente da fare. Abbiamo perso 5-0, ma quella trasferta rimane indimenticabile e bella: per lo spirito sportivo che c’è stato in campo, perché siamo stati orgogliosi di rappresentare Firenze a Livorno, per il cacciucco che non c’è stato (ci eravamo dimenticati di ordinarlo prima di partire), e per la cameriera livornese a cui molto maldestramente uno dei nostri ha chiesto se era pisana e lei ha saputo redarguire nonostante la tarda ora.
– Di questa esperienza vissuta finora nel Calcio Toscana, quali considerazioni potete fare e cosa ci vorreste dire?
Finora abbiamo partecipato a diverse edizioni dei Campionati col Calcio Toscana – MSP, ed è sempre stata un’esperienza bellissima, sia per lo spirito con cui è stata vissuta sia per il grado di soddisfazione che ci ha procurato e che ci procura tuttora: è nostra ferma intenzione continuare a parteciparvi a lungo. Ci teniamo inoltre ad esortare chiunque – indipendentemente dall’età anagrafica (che ogni giorno dimostriamo essere un semplice numero!!!) – a partecipare alle vostre manifestazioni sportive per la qualità ed importanza degli ideali e per lo spirito da esse promulgati.
di Steto
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