«L’ESTRO DI DIAMANTI SARA’ L’ARMA IN PIU’ PER I VIOLA»
Vincenzo Esposito lo ha allenato ai tempi del Prato e non ha dubbi: è la scelta migliore per una squadra come quella di Vincenzo Montella
Il primo colpo di questa sessione di mercato è un giocatore cresciuto a due passi da Palazzo Vecchio e già vecchia conoscenza dei tifosi gigliati: Alessandro Diamanti. Rientrato in Italia dopo l’esperienza cinese al Guangzhou, ha deciso di sposare il progetto viola e mettere al servizio di Vincenzo Montella il suo estro e la sua classe. Per capire meglio che giocatore è, in campo ma anche fuori, il Brivido Sportivo ha contattato Vincenzo Esposito, allenatore di Diamanti ai tempi del Prato.
Esposito, che tipo di giocatore è Alessandro Diamanti?
«Alessandro è un calciatore con grandi doti tecniche e balistiche. E’ un uomo che può risolvere le partite con un colpo di genio, può spaccare in due le difese avversarie con la sua rapidità. Con il suo mancino può disegnare traiettorie incredibili sui calci da fermo. E’ un giocatore che può fare molto comodo ai viola».
Secondo lei è adatto al gioco della Fiorentina?
«Assolutamente si! Diamanti può accrescere ulteriormente la classe e la tecnica della squadra gigliata. Ha le capacità per fare infiammare il cuore dei tifosi, amanti del bel calcio e delle grandi giocate. Può fare al caso della Fiorentina perché è capace di rompere gli equilibri e in un campionato come il nostro, dove la fase difensiva è curata nei minimi dettagli, può fare la differenza. I ragazzi di Montella si trovano spesso ad affrontare avversari molto chiusi: in quei casi un’invenzione di Diamanti può essere determinante».
Qual è la posizione più adatta a lui?
«E’ un giocatore che può spaziare su tutto l’arco dell’attacco, si trova molto bene sulla trequarti campo, ma anche come seconda punta. La Fiorentina ha un ottimo allenatore, sono sicuro riuscirà a trovare la collocazione tattica più congeniale».
Al di là di quelle che sono le sue doti tecniche, che uomo è fuori dal campo?
«Fuori dal rettangolo di gioco è un ragazzo estremamente positivo, ha carattere, spessore. E’ molto istintivo e passionale, ma dotato di grande spiritualità. Credo si sposerà molto bene con i fiorentini, famosi per la passionalità con la quale sostengono la squadra».
E’ rimasto in contatto con lui? Quanta voglia ha di tornare nel campionato italiano?
«Non ci sentiamo spesso, ma quando ci vediamo lo facciamo con grande piacere. Credo che in Cina abbia patito molto la differenza di cultura e di clima. Se ha deciso di diventare viola è anche perché ha nostalgia dell’Italia e della Serie A. E’ un giocatore che può dire ancora la sua e dare molto al calcio italiano».
Può diventare un leader di questa squadra?
«La Fiorentina ha già molti leader, fuori e dentro al campo. Una grande squadra deve essere composta da leader, oltre che da ottimi calciatori. Diamanti può senz’altro diventare uno dei leader dello spogliatoio viola».
Cosa si aspetta da Diamanti a Firenze?
«Sono sicuro potrà fare benissimo, ha tutte le capacità per aiutare la squadra a raggiungere gli ambiziosi traguardi prefissati. Non aspettiamoci che sia al massimo della condizione fin dalla prima partita, avrà bisogno di un po’ di tempo per ritrovare la brillantezza e lo spunto. Comunque lo vedo molto bene a dialogare con i vari Cuadrado, Borja Valero, Pizarro ecc…».
E con Gomez? Secondo lei sono adatti a giocare in coppia?
«Non sta a me dirlo, ma credo di si. Diamanti può giocare dietro la prima punta, quindi potrebbe trovarsi bene anche con il tedesco. Sarà Montella a decidere dove e a fianco di chi schierarlo».
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