La Fiorentina è ancora viva e niente è compromesso
L’importante era non mollare. E contro l’Udinese la Fiorentina non ha mollato. Ed era quello che contava. Per dimostrare di aver capito che esisteva la necessità di tentare di cancellare l’umiliazione della pesante sconfitta di Roma. Orgoglio, quello piano piano la squadra di Sousa lo ha tirato fuori. Per la gente e per la società, sapendo che era davvero l’ultima spiaggia. Ora la classifica si è riaperta, la zona europea non è poi così lontana. Peccato non avere Bernardeschi (ancora una volta decisivo) a Milano: sarà squalificato. L’ammonizione rimediata è stata leziosa, non c’era alcun bisogno di quell’entrata. Ma l’importante è che ci sia tutta la squadra, così come si è capito proprio contro l’Udinese. La paura che tutto fosse saltato si è ridotta, la reazione del gruppo c’è stata. E adesso viene… il bello. Il finale di campionato e la trasferta in Germania. Tutto è difficile e complicato, niente è compromesso. Considerata la disperazione post-Roma non è poco, non è assolutamente poco.
Alessandro Rialti
I commenti sono chiusi.