In Spagna per sfatare l’ultimo tabù
E’ la prima sfida ufficiale questa tra la Fiorentina e il Siviglia. Con le squadre spagnole, invece, i viola hanno già giocato nella penisola iberica in competizioni europee 7 volte. Ma solo in un’occasione sono riusciti a vincere. E’ accaduto con il Barcellona nella partita d’andata dei trentaduesimi di finale della Coppa delle Fiere, l’attuale Europa League, della stagione 1964/65. La Fiorentina si impone per 1-0 grazie ad una rete realizzata da Kurt Hamrin Tuttavia quel successo non serve a superare il turno, perché i catalani nel match di ritorno a Firenze si impongono per 2-0. Poi la Fiorentina ha subito 4 sconfitte ed ottenuto 2 pareggi. In una circostanza ha giocato nella capitale spagnola contro il Real Madrid, nelle cui fila militava il nonno di Marcos Alonso (Marcos Alonso Imaz, meglio conosciuto come Marquitos, difensore anche lui), la finale di Coppa dei Campioni il 30 maggio 1957 perdendo per 2-0. Se si eccettua quella partita che ancora grida vendetta a distanza di 58 anni per un arbitraggio sfacciatamente casalingo, la Fiorentina in 3 occasioni su 6 ha comunque passato il turno, anche se due volte, nella fase a gironi, insieme anche alla formazione spagnola.
IL BARCA. La squadra spagnola che la Fiorentina ha incontrato più volte, in sfide di andata e ritorno, è stata il Barcellona. I viola hanno trovato sul proprio cammino i blaugrana in Catalogna in 3 circostanze. Il bilancio è di perfetta parità: 1 successo (quello già ricordato), 1 pareggio e una sconfitta. L’1-1 al Nou Camp del 10 aprile 1997 nella semifinale d’andata di Coppa delle Coppe rimane una delle pagine più belle a livello internazionale della Fiorentina nell’ultimo quarto di secolo. Dopo il gol del vantaggio catalano di Nadal al 43′ del primo tempo, la squadra di Claudio Ranieri non si arrende. E al 17′ della ripresa trova il pareggio grazie a un gran gol di Gabriel Batistuta. Dopo la rete il bomber argentino porta l’indice della mano destra sulla bocca per zittire i centomila del Nou Camp che lo fischiano. Un gesto passato alla storia. Il match si chiude sull’1-1 con il grande rammarico dei quattromila tifosi viola per un successo mancato. L’arbitro Heynemann, infatti, fischia la fine della partita mentre “Spadino” Robbiati, senza nessun avversario davanti, sta involandosi da solo verso la porta difesa da Vitor Baia. Il Barca, comunque, si impone nel match di ritorno al Franchi e vola in finale che poi vince (con il Paris Saint Germain per 1-0 grazie a un gol su rigore del “fenomeno” Ronaldo), aggiudicandosi così la Coppa delle Coppe. I viola tornano al Nou Camp nell’edizione 1999/00 della Champions League, con Giovanni Trapattoni in panchina, nella seconda partita della prima fase a gironi in un girone comprendente anche Arsenal e Aik Solna. La Fiorentina viene sconfitta per 4-2 in una partita quasi senza storia. I blaugrana si portano in vantaggio al 7′ del primo tempo con Figo e raddoppiano tre minuti più tardi con Luis Enrique. Christan Amoroso accorcia le distanze al 6′ della ripresa. Ma poi si scatena Rivaldo. Il campione brasiliano segna su rigore al 23′ e poi fa il bis centoventi secondi dopo. Chiesa a undici minuti dalla fine realizza il gol che fissa il risultato sul 4-2 per il Barcellona che alla fine passa il girone (si classifica al primo posto) insieme alla Fiorentina (seconda).
L’ATLETICO MADRID. I viola di Bruno Giorgi affrontano i colchoneros al Vicente Calderon nella partita d’andata dei trentaduesimi di finale della Coppa Uefa 1989/90. Vengono sconfitti per 1-0 per un gol di Baltazar a dodici minuti dalla fine. Ma poi vincono con il medesimo risultato nel match di ritorno a Perugia e passano il turno ai calci di rigore.
IL VALENCIA. La Fiorentina gioca al Mestalla con il Valencia nella quarta partita della seconda fase a gironi della Champions League 1999/00 in un girone composto anche da Manchester United e Bordeaux (le prime due passano ai quarti di finale). La squadra di Giovanni Trapattoni perde per 2-0 (segnano Ilic al 35′ del primo tempo e Mendieta al 49′ della ripresa) ma con grande rammarico. Infatti, dopo aver rischiato il tracollo per due traverse colpite da Lopez trova il gol del pareggio su punizione con Batistuta al 47′ del secondo tempo. Ma l’arbitro annulla la rete per un inesistente fuorigioco di Balbo. La Fiorentina arriva terza nel girone e viene eliminata, mentre il Manchester United e il Valencia volano ai quarti di finale.
IL VILLARREAL. I viola di Cesare Prandelli lo affrontano nella fase a gironi della Coppa Uefa edizione 2007/08 in un girone composto anche da Elfsborg, Aek e Mlada Bolesav. Ogni squadra gioca 4 partite, 2 in casa ed altrettante in trasferta e le prime tre classificate passano ai sedicesimi di finale. La Fiorentina gioca a Vilareal la prima gara del girone e pareggia per 1-1. Dopo essere passata in vantaggio con una rete di Bobone Vieri al 3′ della ripresa viene raggiunta a tre minuti dal novantesimo da un gol di Capdevila. I viola comunque alla fine si piazzano al secondo posto del girone dietro il Villarreal e insieme all’Aek (terzo) si qualificano per i sedicesimi. E’ questa l’ultima sfida della Fiorentina in una competizione europea contro una formazione spagnola.
LE DUE SFIDE IN CAMPO NEUTRO CON L’ATLETCO MADRID. I viola, vincitori della Coppa delle Coppe nella stagione 1961/62, arrivano in finale anche l’anno dopo dove si trovano di fronte l’Atletico Madrid. L’incontro disputatosi a Glasgow il 10 maggio 1962 termina in parità, 1-1, grazie alle reti di Peirò all’11’ e di Hamrin al 27′ del primo tempo. Per il regolamento vigente la gara si deve ripetere. Il secondo incontro si svolge a Stoccarda il 5 settembre dello stesso anno e nell’occasione gli spagnoli travolgono la Fiorentina, battendola per 3-0 grazie ai gol di Miguel Jones all’8′, Mendonca al 29′ e Peirò al 59′. Il sogno di alzare di nuovo al cielo la Coppa delle Coppe così svanisce.
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