Ilicic e Gilardino, fari viola
Il quarto posto è ancora possibile e centrarlo sarebbe un risultato straordinario e importante. Per tutti. Perché il Napoli dovrà giocarsi una partita terribile, dove in palio ci sarà l’accesso alla Champions e il risultato è tutt’altro che scontato. Con la squadra di Benitez a due soli punti di distanza, è evidente che la Fiorentina deve tener conto della possibilità di chiudere questa stagione centrando un risultato formidabile, anche se influente solo ai fini del prestigio. Il match col Chievo, però, non è facile: appare il classico testa coda in cui le insidie stanno proprio nella possibile sottovalutazione dell’avversario. La Fiorentina, però, non deve dimenticare che viene da una serie positiva importante, da vittorie macinate una dietro l’altra, per altro festeggiate con gol a grappoli e a mitraglia e che hanno messo in prima fila due giocatori che fino a poco tempo da parevano sul viale del tramonto. Parliamo di Ilicic e Gilardino. Ilicic ha veramente riconquistato anche il cuore della gente, tanto è vero che quando è uscito dal campo, nell’ultima partita interna, dai fischi si è passati alla standing ovation. Lo sloveno i fischi li ha….rimediati ancora, ma solo a Palermo. E per altro nemmeno per tutta la partita. Lì, però, erano fischi di paura, di preoccupazione, giustificatissimi. Lui ha pianto, ma non per la rabbia come quando si sentiva contestato. Ha pianto per l’emozione, nel ricordo del tempo bello passato sull’isola. Giorno dopo giorno Ilicic si è conquistato il diritto di far parte della Fiorentina. Non sappiamo quali saranno le scelte del tecnico, sia Montella o qualche altro, né tantomeno le valutazioni che farà Pradè, ma è indiscutibile che Ilicic oggi non sia più un problema. Al contrario, ha dimostrato di poter essere una soluzione. L’altro giocatore che ha fatto la differenza, è una vecchia conoscenza dei tifosi viola, è l’uomo violinista. Pure lui pareva destinato al dimenticatoio, arrivato dalla Cina, con le tossine del caldo e di un campionato lontano eppure ha saputo dimostrare che quando è nelle aree di rigore altrui sa bene come muoversi e graffiare. Ha segnato quattro gol in campionato, gli stessi messi insieme da Gomez che ha giocato molto più di lui, quindi anche Gilardino può avere un futuro in viola. Magari, come uomo di raccordo per le nuove scelte dell’attacco fiorentino, dal momento in cui a partire sarà Gomez. Il tedesco ha ingaggio insopportabile e dovrà essere la Fiorentina a trovare una soluzione con un club capace di prenderlo. Non è importante la cifra perché la società viola ha come priorità quella di tagliare l’ingaggio di Super Mario, diventato un peso troppo grande da sopportare (e giustificare).
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