Il Cholito sfida il suo passato
Simeone a caccia di gol contro il Genoa, la squadra che per prima ha creduto in lui, lanciandolo in serie A
Il Cholito sfida il suo passato. Fiorentina-Genoa avrà un sapore speciale per Giovanni Simeone, il figlio d’arte del mitico Diego Pablo infatti affronterà la squadra che, per prima, ha creduto in lui, portandolo in Italia all’inizio della scorsa stagione. La società del presidente Preziosi lo ha messo nel mirino quando giocava in Argentina nelle file del Banfield (dove si trovava in prestito), acquistandolo dal River Plate per una cifra relativamente bassa: 5 milioni in totale, sborsati in due tranche, valore triplicato appena un anno dopo visto che la Fiorentina lo ha pagato 15 milioni (più 3 di bonus da versare in futuro nelle casse rossoblù). Una bella cifra che il giovane argentino sta, comunque, dimostrando di poter valere alla luce delle 5 reti realizzate fino a oggi e dei 4 assist forniti ai compagni per altrettanti gol viola. Un discreto ruolino di marcia, comunque migliorabile da un ragazzo che fa della grinta, della “garra argentina” ereditata dal padre, una delle sue qualità migliori, come ha dimostrato anche domenica scorsa a Napoli. Ma un attaccante deve soprattutto segnare e Simeone, da questo punto di vista, ha notevoli margini di crescita. Di certo il fiuto del gol ha dimostrato di possederlo fin da ragazzino, suscitando l’interesse degli osservatori internazionali già nel 2010-2011 quando riuscì a segnare 26 gol su 22 partite nelle giovanili del River Plate. Numeri importanti che il Cholito seppe replicare anche con le nazionali argentine: nell’Under 20 albiceleste ha realizzato 10 reti su 12 gare disputate. Una media-gol eccezionale che si è ridimensionata dal momento del suo sbarco in Italia. Nel Genoa, dopo un girone d’andata esaltante, il Cholito ha accusato difficoltà nella seconda tornata di campionato, anche a causa della dismissione della rosa operata dal club di Preziosi nel mercato di gennaio, chiudendo comunque la stagione a quota 13 reti (12 in campionato e uno in Coppa Italia). Nei suoi primi mesi in viola il percorso è stato inverso: dopo un’iniziale difficoltà a trovare la via della rete, Simeone si è sbloccato a Verona contro l’Hellas, alla terza di campionato. E da allora ha segnato con buona continuità, alternando gli acuti personali agli assist che hanno consentito ai compagni di realizzare gol importanti. Adesso i tifosi viola si aspettano da lui un ulteriore salto di qualità, già a partire già dalla sfida contro i suoi vecchi amici del Genoa. Perché il Cholito non può certo guardare in faccia nessuno, lui ha una gran “fame” e farà di tutto per coronare il suo sogno: diventare più forte del babbo.
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