Il brodino di Roma
Il punto fa poca classifica, ma giova al morale di una squadra che sta crescendo
I commentatori di un tempo, con l’ironia che li contraddistingueva, avrebbero definito “brodino” il pareggio di domenica scorsa a Roma. Un punto che magari fa poca classifica, ma che potrebbe fare molto per la crescita di questa squadra che, soprattutto nel secondo tempo, ha dimostrato di non essere inferiore a una delle prime della classe. Anzi, con una maggior precisione nel tiro, forse la gara sarebbe anche potuta finire in modo migliore.
Sì, la Viola sta crescendo. In maniera anomala, un po’ altalenante, senza grossi rulli di tamburo, ma pian pian la squadra comincia a piacere e la gara di oggi con il Sassuolo potrebbe essere l’occasione perfetta per continuare questo processo di acquisizione di consapevolezza. Gli emiliani del resto sembrano l’ombra della compagine che nelle passate stagioni sorprendeva tutti, e la sconfitta casalinga della scorsa settimana con il Verona ha rappresentato il punto più basso di un campionato finora povero. La mancanza di un tecnico come Di Francesco si sente. Ma anche alcune cessioni eccellenti hanno contribuito al tracollo. Se a questo aggiungiamo il fatto che uno come Berardi non sta mantenendo le promesse, il quadro appare abbastanza chiaro: desolazione quasi totale. Sarebbe allora un delitto non approfittare di una situazione del genere. Insomma la Viola deve vincerla a tutti i costi, questa partita. Anche perché la trasferta della prossima settimana al San Paolo è una di quelle che, almeno sulla carta, sembrano impossibili. Certo, lo era anche quella di Roma. I partenopei però sembrano più forti dei biancocelesti. E poi sempre meglio mettere fieno in cascina (i tre punti di oggi), perché del futuro non vi è certezza.
Siamo convinti che la Fiorentina di adesso, con gli undici titolari più un paio dalla panchina, possa dar noia a diverse squadre di serie A. Certo ci sono dei punti fermi, come Chiesa e i tre di centrocampo, di cui, con ogni probabilità, Pioli non potrà mai fare a meno. Ma dato che gli impegni quest’anno, per disgrazia o per fortuna, sono limitati al campionato e alla Coppa Italia, e non c’è lo stress dell’Europa League del giovedì. Il futuro appare perciò meno cupo di qualche settimana fa, quando qualcuno aveva già intonato il de profundis per tecnico, società e squadra. Insomma adesso il “brodino” di Roma a molti sembrerà un succulento piatto di spaghetti cacio e pepe.
Buona partita a tutti.
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