Grassia: “Con 70 milioni si doveva fare di più”
Il noto giornalista: “Servivano meno giocatori, ma più forti. I Della Valle cosa vogliono fare?”
La Fiorentina torna a giocare davanti ai propri tifosi dopo l’insperato pareggio dell’Olimpico contro la Lazio. Un risultato positivo che, però, dovrà necessariamente essere seguito da un successo nello scontro del Franchi con il Sassuolo. Per i viola, contro i neroverdi, c’è l’obbligo di vincere dopo un periodo tutt’altro che esaltante. Del momento dei gigliati e della gara del Franchi ne abbiamo parlato in esclusiva con Filippo Grassia, noto giornalista di Radio Rai.
Filippo Grassia, che idea si è fatto della Fiorentina di Pioli?
«In questa prima parte di stagione ho avuto una impressione negativa, ho visto una Fiorentina incartata, senza ambizioni. La proprietà ha ceduto tanti giocatori per ridurre il monte ingaggi e il risultato è questo. Mi sembra una squadra di media entità, una formazione che fatica e che può faticare con chiunque se non dà il massimo».
A suo parere qual è il reparto più in difficoltà?
«Non saprei, ho l’impressione che i viola siano deboli in tutti i reparti, che non ci siano top player. L’unico giocatore che può realmente diventare fortissimo è Chiesa, ma la strada è ancora lunga».
Mi sembra di capire che non sia molto convinto del mercato portato avanti da Corvino…
«Be’, non è stato un mercato entusiasmante. Al posto suo avrei optato per meno giocatori ma più forti. Invece sono stati spesi una settantina di milioni di euro e di alcuni calciatori non se ne capisce la reale utilità. Uno su tutti Bruno Gaspar, che in vita sua non ha mai fatto il terzino».
Al Franchi oggi arriva il Sassuolo: che squadra è?
«Il Sassuolo di quest’anno è una squadra molto modesta, diversa da quella di Di Francesco. E’ una squadra che, come la Fiorentina, fatica ad andare in gol e che per il momento è stata tradita da Berardi: senza di lui i neroverdi sono davvero poca roba».
Quindi che gara dobbiamo aspettarci?
«E’ un avversario alla portata dei viola, ma solo se i ragazzi di Pioli scenderanno in campo con il piglio giusto. Altrimenti potrebbero andare in difficoltà come successo a Crotone e Ferrara. Siamo di fronte ad una Fiorentina in grado di mettere in difficoltà chiunque (vedi domenica scorsa contro la Lazio), ma anche di perdere punti contro avversari modesti, questa è la verità».
E le responsabilità di quest’ultima considerazione, a suo parere, di chi sono?
«E’ un problema che viene da lontano, che arriva dall’alto: cosa vogliono fare i Della Valle? Continuano a credere in questa società oppure stanno cercando una via di fuga? Prima o poi dovranno dircelo. E’ un vero peccato che ci sia questa situazione, il calcio a Firenze ha un valore sociale differente rispetto ad altre città, credo ci vorrebbe più rispetto per i fiorentini. Questo atteggiamento è un tradimento nei confronti della città».
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