Grandi anche con le piccole
Vincenzo Montella, adesso, ha un solo obiettivo: scuotere la squadra, cancellare le tossine residue e riossigenarla al punto giusto. Perché questa Fiorentina, che pure in una stagione tanto intensa ha saputo regalare pagine di storia (con grandi emozioni annesse) importanti (dai successi contro la Roma, a quello col Tottenham e la Juventus, nell’andata della semifinale di Coppa Italia poi vanificata dal ko netto al ritorno), non può smarrirsi così, all’improvviso e a poche miglia dal traguardo.
E’ vero, dalla prossima settimana tornano i grandi palcoscenici, con la doppia sfida contro il Siviglia, ma è adesso che si fa il futuro. Il passato, in fondo, deve pur insegnare qualcosa. Nessuno ha dimenticato i tanti punti persi qui e lì in questa stagione. Molti sono stati lasciati per strada proprio contro le cosiddette squadre di seconda fascia. Ci limitiamo a sfogliare l’album del campionato per ricordare i misfatti: si è cominciato con il pari (a reti inviolate) col Sassuolo, si è continuato con l’1-1 contro l’Empoli fino ad arrivare al ko esterno, al Tardini, contro il Parma. Nelle ultime settimane, basti ricordare i ko contro Verona e Cagliari, entrambi al Franchi, in quello che avrebbe dovuto essere il fortino di casa propria. Ora più che mai servono i punti: sono questi i match decisivi da qui alla fine della stagione.
Archiviata la partita contro la Juventus, le grandi sono ormai alle spalle. Si sfideranno tra di se e la Fiorentina, da questi faccia a faccia non potrà che beneficiarne, a condizione di mettere insieme un filotto di risultati. Non può fallire la Fiorentina nel suo insieme, ma non possono sbagliare nemmeno i singoli. E’ in questi match che si deciderà il destino di molti, dai giocatori in prestito a quelli a caccia di un rinnovo di contratto. Servirà personalità, la stessa messa in campo da uno come Pizarro che ha voglia di vincere prima che sia troppo tardi e che non intende sottrarsi a nulla. Serve convinzione, è evidente, specie ora che qualche certezza è stata messa a dura prova.
E’ qui che Montella può fare la differenza. Ha difeso il gruppo, preservandolo anche da un eventuale ritiro, ma allo stesso tempo ha toccato le corte giuste. Servono i risultati e, se è vero che vincere aiuta a vincere, aspettando la prima sfida in terra andalusa, contro il Cesena c’è un solo risultato possibile: il successo.
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