Una grande Fiorentina per una nobile serata
Immaginiamo una serata nobile, di calcio alto, di grandi emozioni e di… grandi rischi. Arriva la Roma, quale Roma? Quella del primo tempo con la Sampdoria? Che lasciava spazi aperti? Che tentennava, immersa nel silenzio dei propri tifosi. Oppure la Roma del secondo tempo? Travolgente, fermata solo da un immenso Viviano costretto a cedere solo al rigore di Totti. Viviano comunque immenso. Già, perché lo abbiamo perso? Misteri viola. Colpa di tutti? Non della Fiesole. A proposito della curva, come si comporterà in questa serata dai mille rischi? Ci sarà spazio per la polemica, per la contestazione, per dare sostanza alla lettera ispirata da tutti i club compreso se non principalmente da “1926”? Oppure la diplomazia sotterranea di questi giorni permetterà almeno una tregua? E non è, questa, domanda da poco. Perché, ha detto bene Sousa, esiste una Fiorentina con i propri tifosi decisi a trasportare tutti oltre gli ostacoli e una Fiorentina distratta da eventuali contestazioni. Ma, più di ogni altra cosa, che squadra viola sarà? Capace di attaccare la Roma, perché se la squadra di Sousa dovesse limitarsi a difendere, beh con Totti o senza Totti il gol prima o poi rischia di arrivare. Infine, che Salah sarà? Fischiato? Sopportato? Ignorato? O devastante come un anno fa, capace di timbrare gol all’andata (al Franchi) e al ritorno. Come si vede è ovvio aspettarsi un grande match, una grande emozione, una grande bellezza. Che alla fine, però, sia la Fiorentina ad essere migliore di quanto abbiamo visto in questa lunga e deludente estate.
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