Gomez, ora conta solo la sua cessione
Quattordici gol in due stagioni, un bottino troppo misero. Specie se messo a confronto con quelli che sono stati gli emolumenti percepiti da tedesco nello stesso periodo. Quattro milioni netti l’anno, otto fino ad oggi. Che a bilancio pesano il doppio. In media, calcolatrice alla mano, ciascuna rete del l’ex Bayern è costata oltre 570 mila euro. Non è arrivata mai la qualificazione alla Champions League, che avrebbe portato discreta liquidità nelle casse viola, e non è stato vinto nemmeno un trofeo. Se a ciò si aggiunge, che da contratto, a partire dalla prossima stagione, è previsto un aumento di ingaggio (intorno ai cinque milioni netti per i restanti due anni di accordo), ecco che i conti cominciano a non tornare più.
Gomez deve essere ceduto e la Fiorentina deve cercare di trovare il prima possibile qualcuno disposto a scommettere ancora sul panzer alla disperata ricerca del feeling col gol. Possibile, come lamentato dal giocatore per altro in maniera inopportuna per lo meno sotto il profilo della tempistica (a Siviglia, alla vigilia della semifinale di andata di Europa League) che il gioco della squadra di Montella, orfana di Rossi, non lo abbia aiutato – onestamente, però, di cross sulla fascia di Joaquin, Pasqual, Vargas e talvolta anche Alonso, noi, li ricordiamo -, e possibile pure che la troppa attenzione mediatica lo abbia caricato di una pressione eccessiva.
Fatto sta, che adesso c’è solo da limitare i danni. Per il suo cartellino, la Fiorentina ha investito 15 milioni e mezzo cash. I cinque e mezzo previsti dai bonus, complici gli infortuni, sono stati…. “risparmiati”. Adesso, però, c’è da trovare qualcuno, verosimilmente in Germania perché il giocatore non avrebbe intenzione, ancora, di migrare negli Stati Uniti d’America, disposto a versare almeno dieci milioni nelle casse dei Della Valle. Il problema è che, almeno per il momento, sulla scrivania di Daniele Pradè non c’è nemmeno una richiesta. Il suo telefono non ha squillato neppure una volta. Si sussurra di qualche timido interessamento di Schalke 04 e Borussia Dortmund, ma per il momento siamo solo ai rumors. La Fiorentina dovrà accettare una minusvalenza a bilancio (per altro una delle poche), ma il giocatore dovrà ridimensionare anche le sue richieste di compenso. Il suo agente, Uli Ferber, si affretta a ripetere ogni istante che il proprio assistito sta molto bene a Firenze. Non fatichiamo a credergli, ma la Fiorentina, dopo la falsa illusione covata per due intere stagioni, adesso non può più sbagliare. Anche a costo di vederlo tornare al gol con un’altra maglia.
I commenti sono chiusi.