Giorni d’esami per tutti
Il match è finito solo quando l’arbitro fischia la conclusione. E il campionato non si è ancora chiuso, quindi la Fiorentina ha l’ “obbligo”di continuare a correre e sperare. Intanto, perché c’è da difendere l’Europa League in quanto la posizione in classifica sarà indispensabile per avere uno spazio europeo la prossima stagione. Per questo, la partita col Cagliari, così come tutte quelle che seguiranno, non hanno un valore simbolico ma assolutamente reale. Poi, c’è l’importanza di immagine che la squadra di Montella ha costruito nel tempo e che deve essere difeso e preservato. Non può la squadra, dopo aver fatto una stagione importantissima, di colpo sedersi e alzare bandiera bianca. Lo deve al campionato e alla sua regolarità, ai propri tifosi, ai fratelli Della Valle e a se stessa. Per questo, d’ora in avanti, ogni partita dovrà essere ancora una volta una battaglia. Non dovrà esserci nessuna defezione. Il tecnico è chiamato a spingere la squadra sul terreno della battaglia: non saranno ammesse mezze misure, perché la classifica ha bisogno di risultati e poi, non dimentichiamolo mai, c’è sempre fra pochi giorni l’ultimo match con la Juventus, quello finale, a Torino, in uno stadio nel quale i viola hanno recentemente dimostrato di saper dare il meglio di se. La Juventus in quella gara potrebbe vincere matematicamente lo scudetto: in fondo, toglier loro la fantasia di festeggiare qualche giorno potrebbe essere un modo per… “vendicarsi” della sconfitta in semifinale di Coppa Italia. La partita più il importante, però, è questa col Cagliari. Dopo la defezione di Zeman, la squadra sarda vorrà tenetare di salvare la faccia: non ci aspettiamo, quindi, una squadra con in mano la bandiera bianca, ma un’avversaria decisa a vendere cara la pelle. Proprio per questo Montella dovrà chiamare in campo il meglio della Fiorentina e non una sua pallida immagine. Conta, ripetiamo conta, questo finale di campionato. Conta per oggi e per domani, per tutti quei giocatori che sperano e vogliono restare ancora nell’area viola. Sono gli ultimi giorni di scuola, gli ultimi esami, ma proprio per questo sono giorni di esami decisivi, per tutti, Montella in testa. Tocca a lui tenere tutti sulla corda, tutti pronti a dare il massimo. Ci aspettiamo questo una Fiorentina votata all’attacco e decisa a vincere per riprendere la corsa in campionato. Il terzo posto è irrimediabilmente lontano, ma ci sono ancora punti e posizioni da scalare e questo è un appello che vale per tutti.
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