Gigi Milan: “Il mio gol alla Juve valse una Coppa”
Luigi Milan ha giocato nella Fiorentina per due anni, vivendo la stagione di grazia 1960-1961. Grazie ai suoi gol infatti i viola conquistarono la Coppa delle Coppe (doppietta in finale contro i Rangers di Glasgow) e la Coppa Italia (fu il capocannoniere della competizione insieme a Petris). C’è però anche una coincidenza particolare che lega Luigi Milan al match di coppa di giovedì tra Fiorentina e Juventus.
Gigi Milan, il 10 maggio 1961 lei segnò in un Fiorentina-Juventus, semifinale di Coppa Italia, cosa ricorda di quel giorno?
«Quella partita non dovevo neanche giocarla perché era un periodo molto intenso e l’allenatore mi aveva concesso un turno di riposo. Nell’allenamento pregara però si fece male un giocatore e così Beppe Chiappella, che era l’assistente dell’allenatore Hidegkuti, mi disse che sarei sceso in campo io perché sapevo come fare gol alla Juventus, in effetti ero andato a segno contro i bianconeri anche in occasione del 3-1 con cui vincemmo in campionato e riuscii a ripetermi. In effetti contro la ‘vecchia signora’ facevo spesso centro».
Altra coincidenza tra quell’edizione e questa: nell’altra semifinale c’era la Lazio, giusto?
«Sì, furono proprio i biancocelesti ad arrivare in finale contro di noi, vincemmo 2-0 e misi a segno il secondo gol dopo che Petris aveva sbloccato la gara. Alzare al cielo quella coppa fu una gran bella soddisfazione».
In che condizioni arrivano a questo scontro Fiorentina e Juventus?
«Entrambe le squadre sono ancora in gioco su tre fronti quindi hanno molti impegni, la differenza è che la Juventus ha un grande vantaggio per la vittoria dello scudetto e il pallino fisso della Champions, senza quella scivolata di Chiellini sarebbe stata più tranquilla in vista del ritorno a Dortmund. La squadra di Allegri non mi sembra nel suo miglior momento, se vince lo fa di misura e ha alcuni giocatori con problemi fisici. La Fiorentina invece ha ritrovato fiducia, bel gioco e arriva a questa gara in un ottimo stato di forma, dal punto di vista fisico la squadra sta molto meglio rispetto a qualche tempo fa».
Quanto peserà l’assenza di Pirlo?
«Molto, anche perché limita le possibilità di far rifiatare alcuni giocatori. In attacco i bianconeri non hanno problemi ma a centrocampo mi sembra che non ci sia grande abbondanza perciò giocano quasi sempre gli stessi. In Coppa dovranno inevitabilmente fare turnover, potrebbero giocare Sturaro, Padoin e altre seconde linee. Se c’è una competizione che la Juventus può considerare di minore importanza, quella è proprio la Coppa Italia».
E’ rimasto impressionato da Salah?
«E’ un giocatore che si è integrato molto bene in questa realtà, sempre pericoloso quando ha la palla tra i piedi e punta l’avversario, bravo anche nell’uno-due con i compagni di squadra. Ha uno scatto davvero bruciante e questo fa la differenza, sta facendo davvero grandi cose».
Una questione delicata è quella legata a Neto, che opinione si è fatto a riguardo?
«Prima della partita con il Tottenham c’erano molti dubbi su di lui ma si è comportato da vero professionista risultando decisivo. Se Tatarusanu non dovesse recuperare per giovedì e toccasse ancora a lui farebbe altrettanto bene anche contro la Juventus, che sembra poter essere la sua prossima squadra, forse darebbe addirittura di più per dimostrare ancora una volta il suo valore davanti quello che potrebbe diventare il suo nuovo pubblico. D’altronde con Montolivo le cose non andarono diversamente, si sapeva già che sarebbe andato al Milan a 15 giornate dalla fine del campionato ma lui giocò fino alla fine dando sempre il massimo».
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