Franchi: “Così uniti siamo una forza”
La Fiorentina prova a continuare la rincorsa al piazzamento europeo, un traguardo fino a poche settimane fa impossibile anche solo da pronunciare. Sulla strada dei viola c’è però la Spal di Semplici, che all’andata fermò sull’1-1 la banda di Pioli.
Per parlare di tutto questo e molto altro, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Francesco Franchi, figlio del grande Artemio Franchi, a cui è intitolato lo stadio di Firenze.
Francesco Franchi, è sorpreso della striscia positiva della Fiorentina nell’ultimo periodo?
«Un filotto di risultati positivi così non avveniva da secoli e francamente era inatteso e insperato, visto l’andamento ondulatorio della squadra in tutta la stagione e in particolare dopo Natale. Dopo la tragedia di Davide, i ragazzi si sono compattati in modo incredibile, in generale tutto l’ambiente sembra riuscito a superare le incomprensioni. In campo vediamo undici giocatori motivativi, concentrati, uniti».
Alla luce di quanto detto, e di una classifica molto più soddisfacente rispetto a qualche mese fa, ritiene sia giusto credere alla possibilità di raggiungere il piazzamento europeo?
«Crederci è un dovere, oltre che un diritto. I tifosi viola fanno bene a sperare, perché la classifica si è accorciata molto e la Fiorentina dell’ultimo periodo fa paura a tutti. Con l’armonia che si è venuta a creare dopo il terribile 4 marzo, l’obiettivo Europa League è tutt’altro che impossibile. Facciamo attenzione però: andare in Europa sarebbe fantastico, un risultato straordinario, ma nel caso non ci riuscissimo deve esserci la serenità per accettare che in questa stagione c’erano squadre più attrezzate di noi. Dobbiamo avere equilibrio».
Domenica al Franchi la Fiorentina affronterà la Spal. Che gara si aspetta?
«Penso dovrà essere una partita coerente con la classifica, con il momento e i valori delle due squadre. Mi aspetto che i gigliati facciano la partita, mettano in campo tutto ciò che hanno e riescano a prendere i tre punti. La Spal è un avversario che può creare delle insidie, ma i viola sono nettamente più forti ed hanno grandi motivazioni».
Uno dei punti saldi di questo gruppo è certamente Stefano Pioli. Che giudizio si è fatto del mister?
«Pioli è stato ed è importantissimo per la Fiorentina, per questi ragazzi. Nell’ultimo mese la dimensione umana ha sovrastato quella di allenatore e abbiamo percepito chiaramente, qualora ce ne fosse bisogno, la grandezza dell’uomo. La Fiorentina quest’anno ha cominciato un percorso che non si sviluppa in mesi bensì in anni e credo che Stefano sia l’uomo giusto al posto giusto per portare per mano la squadra».
A proposito di percorso, qual è la sua sensazione circa l’eventuale rilancio dei fratelli Della Valle?
«E’ difficile dirlo, ma la sensazione è che nell’ultimo mese sia effettivamente avvenuto qualcosa. La scomparsa del nostro capitano ha fatto riflettere, ha fatto riavvicinare tutti e credo che i Della Valle abbiano preso coscienza di alcune cose: dell’attaccamento dei fiorentini verso la squadra, dell’umanità della città di Firenze, della centralità che la Fiorentina ha nella vita di tutti noi. Quest’anno abbiamo una squadra giovane, alcuni calciatori sono veramente interessanti e potranno crescere… Adesso mi aspetto che la proprietà vada avanti con il progetto stadio e metta in atto investimenti mirati. Me lo auguro e sono fiducioso».
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