Fogli: “Fiorentina, una storia fantastica”
L’ultima gara casalinga della stagione, un match che avrà un’atmosfera diversa, un sapore speciale. Si affronteranno infatti Fiorentina e Cagliari, i due club che più di ogni altro hanno sofferto la tragica scomparsa di capitan Astori. I viola arrivano a questo appuntamento ancora in corsa per un posto in Europa League, i sardi devono riprendersi dopo un periodo nero. Per parlare della sfida del Franchi e in generale della stagione della Fiorentina, il Brivido Sportivo ha intervistato in esclusiva Riccardo Fogli, cantante e bassista dei Pooh nonché tifosissimo viola.
Riccardo Fogli siamo quasi al termine della stagione, che campionato è stato quella della Fiorentina?
«A mio parere è stato un campionato ben giocato, anche se indubbiamente ci sono stati degli alti e bassi. Nel complesso la squadra ha dato il massimo, ha dovuto affrontare difficoltà enormi e ne è uscita con coraggio. A tratti i ragazzi di Pioli hanno fatto vedere un buon calcio, veloce, piacevole… e poi quella striscia di vittorie indimenticabili. E’ stata una stagione intensa».
Se ripensa ad agosto si aspettava una Fiorentina che a due giornate dalla fine potesse lottare per un posto in Europa?
«Francamente no, l’inizio è stato davvero molto difficile e devo dire che Pioli ha fatto un gran lavoro sulla squadra, dandole convinzioni e motivazioni. Lottare fino alla fine per tornare in Europa è una bella sorpresa».
L’ultima gara al Franchi sarà contro il Cagliari: che match crede verrà fuori?
«Come quasi tutti quelli di Serie A, pieno di insidie. I sardi, nonostante la classifica, sanno giocare bene e mettere in difficoltà anche le grandi, quindi servirà una Viola concentrata e determinata. Arrivati a questo punto, comunque, non abbiamo niente da perdere… diamo tutto e poi stiamo a vedere. Al di là del risultato, sono certo che questi giocatori onoreranno la partita».
Crede che la Fiorentina abbia ancora possibilità, a 180′ dal termine, di centrare la qualificazione alla prossima Europa League?
«Sono un positivo per natura, quindi dico sì. Non sottovalutiamo questa squadra, abbiamo tantissimi talenti che se imbroccano la giornata giusta possono fare la differenza. E poi, nessuno me lo toglie dalla testa, dall’alto qualcuno ci guarda e ci aiuta… quindi crediamoci fino alla fine! Sarebbe una storia fantastica».
A proposito di talenti viola, qual è il suo giocatore preferito?
«La Fiorentina ha tanti calciatori interessanti, giovani ma di grande prospettiva. Potrei fare diversi nomi, ma il mio preferito è il nostro capitano: un padre di famiglia, un leader vero, un grande difensore… che resterà per sempre con noi».
Siamo a metà maggio ma già si parla della prossima stagione: cosa si aspetta dai fratelli Della Valle circa un possibile rilancio?
«Penso che la tragedia del 4 marzo abbia scosso e riavvicinato tutti, proprietà compresa. Dispiace constatare come molto spesso occorrano delle tragedie per riunirsi. I Della Valle non sono paperoni sciocchi, non gettano dalla finestra i soldi, da manager esperti e importanti come loro mi aspetto operazioni mirate. Il che è lecito. Ciò che non è lecito è offendere perché si perdono un paio di partite o perché il calciatore arrivato non rispetta le attese dei tifosi. Dovremmo avere un po’ più di equilibrio e rispetto. Credo che un nodo importantissimo riguardi la costruzione del nuovo stadio: questo potrebbe dare nuova liquidità alla Fiorentina. Al di là dello stadio, comunque, ho la sensazione che il riavvicinamento ci sia stato e quindi la posizione dei fratelli Della Valle rispetto al comunicato del 26 giugno scorso sia molto diversa. Dobbiamo avere un po’ di pazienza e capire che non possiamo giocare a “guerra di soldi” con le grandi d’Italia e d’Europa, occorre un progetto serio e a lunga scadenza, servono investimenti intelligenti e un po’ di fortuna. Così si costruisce una bella squadra».
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