Flachi: “A Firenze il calcio più bello”
L’ex attaccante: “La mia coppia ideale? Rossi-Kalinic. Più forti del croato a Firenze ho visto solo Batistuta.
In Polonia sfida decisiva per restare in Europa, a Genova contro la Samp servirà grande personalità”.
Per la Fiorentina si apre l’ultima settimana ad alta intensità prima della sosta del campionato. Domani c’è il match decisivo in chiave Europa in Polonia, sul campo del Lech Poznan. Domenica la difficile sfida di Marassi contro la Sampdoria, una delle squadre più insidiose della serie A, soprattutto sul terreno amico.
Impegni da non fallire per la squadra di Sousa che vuole andare avanti in Europa e mantenere il primo posto in classifica in campionato. Appuntamenti che meritano un commento prestigioso, per questo il Brivido Sportivo ha raccolto l’opinione di un grande ex calciatore, fiorentino doc, cuore viola ed ex bandiera della Samp. Per chi non lo avesse ancora capito, stiamo parlando di Francesco Flachi, capace di vincere una Coppa Italia con la Fiorentina nel 1996 e di realizzare 112 gol con la maglia blucerchiata che ne fanno il terzo marcatore di sempre dopo Mancini e Vialli.
Francesco Flachi, cosa pensai di questa Fiorentina da primo posto?
“La Fiorentina è una squadra semplice, ma che gioca da grande. Bella, veloce, con giocatori che fanno la differenza e con grandi ambizioni. Si merita la posizione che ha in classifica, con il Napoli è la squadra che mostra il più bel calcio in Italia. Ha continuità, nonostante le battute di arresto che ha avuto. Ma se l’è giocata tranquillamente con Roma e Napoli, che a detta di tutti sono le favorite per lo scudetto. Ho una sola preoccupazione: spero che con l’organico attuale, non ancora del tutto completo, i viola riescano a resistere anche nel lungo termine”.
Che sogni può coltivare questa Fiorentina?
“Può ambire ad un grande campionato. A Verona abbiamo visto una squadra entrata in campo molto tranquilla, che non sembrava certo arrivare da tre sconfitte consecutive. Questa è la sua forza, un segnale di grande compattezza e maturità”.
Cosa pensa di Pauolo Sousa?
“Mi piace moltissimo perché è un allenatore che riesce a dare grande tranquillità al gruppo. Una persona corretta che dice sempre cose giuste e mai una parola fuori posto”.
A che punto è Giuseppe Rossi?
“Sta tornando e bisogna esserne felici perché è uno degli ultimi veri campioni rimasti nel campionato italiano ed è della Fiorentina, non mi sembra poco!”.
Anche Kalinic è un grande attaccante che sta facendo la differenza…
“E’ un giocatore che mi fa impazzire, si sacrifica per la squadra, fa gol, riesce a smarcarsi e a farsi trovare spesso libero davanti alla porta. Dopo Batistuta è il centravanti più forte mai arrivato a Firenze. Insieme a Pepito può formare una coppia devastante, hanno caratteristiche perfette per giocare insieme, Rossi può fare la prima punta perché da quella posizione può segnare e mandare in porta i compagni. Kalinic è bravo ad andare negli spazi. Si completano a vicenda, sono un valore aggiunto per questa squadra. E, includendo anche Ilicic e Babacar, la Fiorentina ha un grande potenziale là davanti”.
Come vede la prossima sfida Europea in Polonia?
“Bisogna fare uno sforzo fisico e mentale. Occorre fare risultato pieno perché altrimenti si metterà a rischio la qualificazione. Il Lech Poznan non va sottovalutato, l’anno scorso ha vinto il campionato polacco, e al Franchi è riuscito a battere i viola, recuperando grande entusiasmo. Dunque non sarà facile. L’Europa League è una competizione importante, ma non è la Champions League. Se si dovesse andare fuori non ne farei un dramma, anche se mi dispiacerebbe molto, ma potrebbe essere poi un vantaggio da sfruttare in campionato. Calcolando, poi, che tra quindici giorni inizierà anche la Coppa Italia”.
Parliamo della “sua” sfida. Di cosa deve avere paura la Fiorentina a Marassi contro la Samp?
“La Sampdoria ha giocatori importanti come Eder, capocannoniere, e Muriel. E non ci sono solo loro. E’ una squadra ammazza-grandi in casa, dove gioca molto bene anche grazie al pubblico che a Marassi è molto vicino al campo. In trasferta invece non riesce a incidere. La Fiorentina deve giocare con la propria identità, così facendo poche squadre potranno esultare affrontandola”.
Come giudica Walter Zenga?
“Sta facendo molto bene, non me lo aspettavo, non era facile sostituire Mihailovic con l’annata che aveva regalato alla piazza blucerchiata. E’ stato un grande portiere e adesso si merita questo palcoscenico in Italia anche come allenatore”.
Come valuta il lavoro della famiglia Della Valle?
“Io non contesterei mai i Della Valle, possono avere un modo di fare non del tutto simpatico, ma sono dei grandi imprenditori, persone ambiziose. Guardano i conti è vero, ma se vediamo il calcio di oggi questo è un pregio e non un difetto. Ci sono società importanti che non stanno per niente bene: Milan e Inter sono state costrette a vendere percentuali dei club a milionari stranieri, il Parma è caduto in disgrazia. Dunque teniamoceli stretti!”.
Dulcis in fundo Francesco, ci regali un ricordo della Fiorentina e della Sampdoria?
“Non ne ho uno in particolare perché sono tutti bei ricordi da entrambe le parti. Ogni esperienza mi ha aiutato a crescere ed è questo ciò che conta”.
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