Fiorentina, cronaca di un suicidio… “emossionale”
Nel pre-partita avevamo provato a strappare un sorriso ai tifosi viola, scrivendo sulla copertina del Brivido Sportivo: “Operazione Sturmtruppen”. Ma questa Fiorentina ci ha fatto (e questa sì che è un’impresa) persino passare la voglia di scherzare. Perché la vera Sturmtruppen è stata la squadra viola e quando si veste la maglia col giglio inciso sul petto non ci si può permettere di fare figuracce del genere. Ora non staremo ad ammorbarvi con la cronaca della partita che, peraltro, già conoscerete nei dettagli. Ci limiteremo a ricordare che la Fiorentina di Paulo Sousa contro i tedeschi del Borussia Monchengladbach si è buttata via nel modo più assurdo possibile: aveva il vantaggio della vittoria dell’andata in Germania. Aveva il vantaggio del 2-0 maturato anche nella prima mezz’ora del Franchi grazie alla rete di Kalinic, su perfetto assist di Bernadresci e di Borja Valero, bravo a sfruttare un clamoroso svarione della difesa teutonica. In totale 3 gol di vantaggio, con appena un tempo e qualche minuto da giocare. Eppure la formazione gigliata è riuscita a uscire dall’Europa League, incassando 4 gol in 16’. Un suicidio che proviamo imbarazzo a commentare, un crollo che non trova spiegazioni plausibili. Tripletta di Stindl (il primo su rigore assai dubbio) e incornata del centrale difensivo Christensen. Roba da non credere, roba che ha fatto infuriare i tifosi viola che, alla fine, se la sono presa (giustamente) con tutti: con i Della Valle, con Sousa (perché ha cambiato Bernardeschi con la Fiorentina sotto?) e con tutta la squadra. E adesso come si arriva in fondo a una stagione compromessa già il 24 febbraio? In modo emossionale? Forse sarebbe giusto dare una scossa subito, perché così è davvero difficile pensare di arrivare fino in fondo…
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