Ferroni: “Tino Costa vi stupirà”

Ferroni: “Tino Costa vi stupirà”

L’ex difensore gigliato e rossoblù: “Per i viola sarà dura a Marassi, ma la squadra di Sousa ha tutto per vincere”.

Nella Fiorentina è arrivato giovanissimo, ad appena 14 anni, e ha vestito la maglia viola per quasi un decennio, facendo parte di quella squadra che, nel 1982, quasi regalò a Firenze il terzo scudetto, sfumato per un solo, maledetto, punto. Armando Ferroni era un terzino sinistro affidabile e solido. Elemento che dette il suo buon contributo di cuore e gambe alla formazione gigliata, giocando accanto a fuoriclasse del calibro di Antognoni, Pecci, Graziani e Daniel Bertoni. La vita calcistica di Ferroni proseguì poi a Genova (dopo una parentesi ad Avellino) sponda rossoblù. Ambienti, quelli fiorentino e ligure, che Ferroni conosce alla perfezione, aiutandoci così a entrare nel clima della prossima partita che attende la squadra di Sousa sul terreno di Marassi.
Dopo la vittoria con il Torino, la Fiorentina riparte dal Genoa. Che partita sarà per i ragazzi di Sousa?
“Una gara difficile. Il Genoa ha passato un momento delicato perdendo 5 partite di fila e pagando le tante squalifiche di giocatori importanti come Pavoletti e Perotti, elementi indispensabili per la rosa rossoblù. Ma adesso si è ripreso e giocarci contro, specialmente a Marassi, non è mai una passeggiata. La mia speranza è che vinca la Fiorentina perché mi piacerebbe restasse incollata ai primi posti. Altrimenti mi andrebbe bene anche un pareggio… per una questione di sportività (ride ndr)”.
Firenze e Genova cosa rappresentano per lei?
“Tantissime cose. A Firenze sono cresciuto: arrivai ad appena 14 anni e me ne sono andato a 23. E’ stata un’esperienza stupenda in una città stupenda. Ho avuto la fortuna di giocare accanto a campionissimi, sfiorando lo Scudetto. Mannaggia, a ripensarci, mi sale ancora la rabbia: lo meritavamo quel tricolore, ma tutti sanno com’è andata e non ce lo siamo cucito sul petto. Poi sono arrivati il Genoa e Genova, città nella quale vivo e lavoro, allenando nel settore giovanile. Sono, e resteranno sempre, i miei due amori calcistici. Per questo quella di domenica, per me, è una partita speciale.”.
Lei che è andato così vicino allo Scudetto, pensa che un giorno Firenze potrà mai riassaporare la gioia tricolore?
“Ne sono convinto e penso che Sousa sia la persona giusta per questo tipo di obiettivo. E’ un grande allenatore ed è cresciuto moltissimo negli ultimi anni. Ovviamente ci vogliono più investimenti da parte della società, anche se una squadra ben costruita e con la giusta mentalità può fare miracoli. Firenze si meriterebbe di vivere un sogno del genere”.
Come giudica il campionato della Fiorentina?
“La Fiorentina sta facendo benissimo, resta comunque un campionato duro poiché ci sono tante squadre al vertice. La vittoria sul Torino ha posto fine a un periodo un po’ difficile e anche sfortunato. Adesso può succedere di tutto perché in questa serie A c’è molto equilibrio e una squadra come quella di Sousa potrebbe anche ottenere traguardi impensabili a inizio stagione. Tenere il passo delle grandi non sarà facile, ma on un po’ di fortuna niente è impossibile”.
Chi vincerà lo Scudetto?
“Napoli e Juventus hanno una marcia in più. Anche l’Inter è pericolosa. Sono squadre che lotteranno fino alla fine e per tre motivi diversi possono vincere lo Scudetto”.
Cioè?
“L’Inter per i singoli giocatori che sono fortissimi, nonostante le ultime difficoltà. Il Napoli per la capacità di Sarri e perché ha un fenomeno come Higuain. Se regge a certi ritmi fino alla fine i partenopei sono i maggiori candidati al titolo. Ma occhio alla Juve: ha grande carattere e, soprattutto, è abituata a vincere”.
E la Fiorentina?
“Potrebbe essere la quarta incomoda. Lo dico anche a livello scaramantico (ride ndr). Comunque anche arrivare in Champions sarebbe un grandissimo traguardo. Bisogna provarci e per farlo è necessario restare attaccati al treno delle prime. La Roma? La vedo più distante, non solo a livello di punti, ma anche di mentalità. Spalletti avrà un grande lavoro da fare”.
Come giudica il mercato di gennaio della Fiorentina?
“Tino Costa lo conosco bene perché l’ho visto a Genova e vi dico che è un giocatore molto forte che farà molto comodo. Voglio tranquillizzare i tifosi viola, che so che hanno storto un po’ la bocca. E’ bravo, è un regista dagli ottimi piedi e, se gli regge il fisico, sarà protagonista. L’ha voluto Sousa e questo gli darà ulteriore fiducia. Tello è un grande giocatore, che rinforza una squadra già forte, è una scommessa che ritengo vincente. Di Zarate che dire… tecnicamente non si mette in discussione, quello che gli è sempre mancato è la continuità. Speriamo che a Firenze riesca a trovarla”.
Giuseppe Rossi ha deciso di lasciare Firenze, ha fatto la scelta giusta?
“Sì, perché è giusto che si rimetta in forma e che trovi la sua dimensione. Ha avuto tanta sfortuna nella sua carriera ed ora ha voglia di giocare. Credo che abbia fatto la scelta a malincuore perché, ve lo di co per esperienza, andare via dalla Fiorentina e da Firenze è davvero difficile”.
Prima di chiudere c’è qualcosa che vuole dire ai tifosi viola che la ricordano?
“Una sola cosa: Forza Viola! Sono passati tanti anni, ma il mio cuore batte sempre per la Fiorentina”

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Redazione

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