Federico Chiesa compie gli anni e vuole regalarsi una notte magica
Vent’anni tutti d’un fiato. In una stagione, si è costruito tutto. Ha trovato il suo primo gol tra i professionisti in campo internazionale, a Baku contro il Qarabag, quindi il primo centro in Serie A, a Chievo lo scorso marzo. Si è guadagnato l’attenzione del ct dalla Nazionale Under 21, con cui ha disputato l’ultimo Europeo di categoria e pure quella del Ct della Nazionale maggiore Ventura, che intanto lo ha convocato per uno stage dedicato ai talenti emergenti. Federico Chiesa ha fatto tutto prima del compimento del ventesimo compleanno.
COMPLEANNO IN CAMPO Stasera, contro il Torino, festeggerà in campo, aspettando di poter brindare, al termine della gara, con un successo di squadra e, magari, con un gol, per se stesso e per la sua gente. I tifosi si sono innamorati di lui subito, dalla curva spesso gli hanno cantato “il ragazzo gioca bene” con l’affetto e l’attenzione che si riserva ai giovani cresciuti in casa. Già, perché lui, oggi, è il simbolo della nuova era Viola, quella 2.0, ricostruita al termine di un ciclo considerato esaurito. E’ il capostipite dei figli d’arte, quello che guida Gio Simeone, Ianis Hagi e, dalla Primavera, pure Riccardo Sottil, il campione che non ha mai dato niente per scontato, quello che continua a lavorare per affinare le sue doti e che lo stesso Pioli punta a far consacrare definitivamente in Serie A. Ha già segnato due gol al Franchi, uno al Bologna e uno all’Atalanta: il tris punta a trovarlo contro Sinisa Mihajlovic, l’ex allenatore viola mai troppo amato dalla gente.
ANCHE “FALSO NUEVE” Gli serve continuità e non è un caso che per facilitarlo il tecnico viola stia pensando di impiegarlo anche come “falso nueve”. Perché Federico vede la porta con grande facilità, ha una gran botta e, oltre alle fasce, può imparare a sfruttare anche soluzioni diverse, oltre ad essere diabolico nel frastornare gli avversari privandoli di ogni punto di riferimento.Sulle sue tracce si sono mossi in tanti, dall’estero e dall’Italia, salvo incassare un secco no da parte della Fiorentina. Non troppi giorni fa, il presidente del Napoli De Laurentiis, proprio da Firenze, ha svelato i suoi ripetuti assalti al ragazzo scovato dalla Fiorentina a pochi passi dal Franchi e pagato il costo di un premio di valorizzazione alla Settignanese, il club dove ha iniziato agli ordini di Kurt Hamrin, un pezzo importante di storia viola.
ASPETTANDO L’ADEGUAMENTO Presto arriverà anche il momento della discussione del nuovo contratto, con un ulteriore anno di accordo e, soprattutto, un adeguamento economico a salire, dal milione-milione e due iniziale (lo stesso ingaggio di Gio Simeone che, per età e numero di presenze in Serie A vive una situazione analoga) a salire negli anni, fino al top degli ingaggi, quello che era stata la proposta fatta (e rifiutata) da Bernardeschi la scorsa estate. Servirà tempo, ma la strada intrapresa è quella giusta. Intanto Chiesa pensa solo al gol. Ancora al Franchi, stavolta contro il Torino. Per un compleanno, il ventesimo, da ricordare, aspettando i prossimi successi. Perché lui di accontentarsi non ha per niente voglia.
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