Fabrizio Biggio: “Io sto con Sousa e Gonzalo. Della Valle facci un regalo…”
Domani al Franchi è di scena la sedicesima giornata di Serie A e si affrontano Fiorentina e Sassuolo, due squadre che per motivi diversi sono alla ricerca di punti pesanti. Per l’occasione il Brivido Sportivo ha intervistato Fabrizio Biggio, attore comico e conduttore televisivo fiorentino nonché tifoso viola, noto al grande pubblico per la sua interpretazione ne “I soliti idioti” in coppia con Francesco Mandelli.
Un Biggio che guarda in modo disincantato questo calcio, che difende l’operato di Sousa e, senza troppi giri di parole, chiede un regalo ai fratelli Della Valle.
Fabrizio Biggio, le sta piacendo la Fiorentina quest’anno?
«Dalle mie parti si dice “Mai una gioia!”. Non è del tutto vero, perché per esempio con la Roma abbiamo vinto, ma ho ancora negli occhi la sconfitta di Milano contro l’Inter. Che a dir la verità non ho voluto vedere, sapevo già come sarebbe andata a finire. Dopo un quarto d’ora mi sono fatto incuriosire ed ho sbirciato il risultato, perdevamo due a zero ed ho maledetto la mia curiosità. Sarò sincero, mi sono un po’ disinnamorato del calcio, lo seguo per amore della Fiorentina, ma con molto meno trasporto emotivo, perché tanto sappiamo già chi vince. E’ come se ad un maratona gareggiassero alcuni atleti scalzi e altri con delle super scarpe da ginnastica… è evidente che quest’ultimi vincerebbero. Lo stesso accade nel calcio, chi ha più soldi vince. E questo non mi piace più… anzi, mi ha proprio rotto le scatole!».
Come si spiega le difficoltà dei viola?
«Credo sia un mix di fattori, non c’è un’unica causa. E guai a dare la colpa a Sousa…».
E’ nel partito dei difensori del portoghese?
«Certamente! Paulo ha senza dubbio le sue responsabilità, ma non può essere l’unico. A me il mister piace tantissimo, lo trovo un ottimo allenatore, un uomo con la testa, finalmente».
E’ d’accordo anche con le sue ultime dichiarazioni?
«Se mi sta chiedendo se poteva fare a meno, le rispondo di sì. Se mi chiede se condivido ciò che ha detto, di nuovo le rispondo di sì. E’ evidente che in questo calcio non c’è più spazio per i sogni, contano soltanto i soldi. E di conseguenza ha ragione anche quando parla di Bernardeschi: il ragazzo di Carrara diventerà un grande giocatore, è normale che ambirà a squadre più blasonate».
Come saprà Firenze è spaccata su Sousa: c’è chi vuole il suo esonero immediato e chi, invece, pensa sia meglio continuare con lui almeno fino a giugno. Lei di che avviso è?
«Personalmente lo terrei a vita a Firenze! Mi piace il modo in cui fa giocare la squadra e il suo carisma. E poi mi sono stancato di tutti quelli che appena una cosa non va la vogliono cambiare. Non stiamo parlando di lavatrici! Se la squadra fatica, lasciamo lavorare allenatore e giocatori e cerchiamo di avere pazienza. Sono certo che i risultati arriveranno».
Il caso delle ultime settimane, come saprà, è quello relativo il rinnovo di Gonzalo: lei da che parte sta? Vorrebbe che l’argentino rimanesse in riva all’Arno?
«Ci mancherebbe altro! Gonzalo è il nostro capitano, è un ottimo giocatore ed ha grande personalità, serve come il pane a questa squadra. So che non sta attraversando un periodo di forma eccezionale, ma non possiamo buttare via una cosa al primo cigolio… specie se è una questione di due/trecentomila euro. Via, chiedo alla società di farci un regalo: investite per far rimanere il nostro Gonzalo a Firenze, abbiamo già perso troppi capitani negli ultimi anni. Della Valle, spendete!».
Chiudiamo con una battuta sulla gara contro il Sassuolo?
«Il Sassuolo? E’ una buona squadra, ma siamo la Fiorentina e giochiamo in casa: dobbiamo vincere senza se e senza ma. Se così non fosse, mi rimangio tutto quello che ho detto: via Sousa, via Gonzalo, via tutti! Vinceremo, ne sono certo… Forza Viola!».
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